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Storie di ISF. “Immagini dal nuovo mondo”, di Antonella Bisanti

Nel 1990, essendo già abilitata come biologa, ho lavorato come informatore scientifico di un’azienda farmaceutica siciliana per la quale avevo realizzato un servizio fotografico, consentendomi tuttavia di proseguire anche con la fotografia professionale

Giovedì 20 Novembre 2014 – Tp24.it – mars@la.it

Convento del Carmine 91025 Marsala
 22/11/2014 – 30/11/2014

Sabato 22 novembre alle ore 17,30, al Convento del Carmine di Marsala, sarà inaugurata la mostra fotografica di Antonella Bisanti “Immagini dal Nuovo Mondo”, che durerà fino al 30 novembre.

Così come Macondo di Gabriel Garcia Marquez, o Santa Maria di Juan Carlos Onetti sono gli utopistici luoghi letterari immaginari di cui cerchiamo di costruire la nostra visione fantastica , le “Immagini dal Nuovo Mondo” si propongono di rappresentare fotograficamente oltre “il viaggio” interiore, anche l’essenza di luoghi reali, così come percepita, come fosse un unico indistinto ed ipotetico luogo geografico latinoamericano.La descrizione di questi luoghi latinoamericani in letteratura lascia libero spazio alla fantasia, in fotografia “l’idea di paese latinoamericano” può essere evocata “sublimando” un luogo reale fino a renderlo non posizionabile su una mappa, anche quando sono ripresi paesaggi, monumenti o persone con i tipici riconoscibili abiti tradizionali. Così succede che, pur mantenendo la sua caratteristica di luogo antropologico, comunque esteso  a tutto il territorio latinoamericano, le fotografie del vulcano Popocatépetl, che si trova a 70 km da Città del Messico, o le famose piramidi di Palenque o i cactus della Baja California non siano immediatamente collocate geograficamente ma inseriscono i personaggi ritratti già osservati nelle immagini lungo il percorso della mostra in un imprecisato contesto latinoamericano già evocato dai volti, dagli abiti o dai dettagli ma soprattutto dai colori. Infatti il filo conduttore di questo percorso è inequivocabilmente cromatico.Il Nuovo Mondo, cercato e trovato, è rappresentato soprattutto dai suoi colori.”Un visitatore della prima edizione della mostra a Palermo mi ha raccontato che, appena uscito fuori, si aspettava di trovare i muri della città con la luce ed i colori in cui ancora si sentiva immerso, è stato uno dei complimenti più belli, ero riuscita a portarlo con me nel mio Nuovo Mondo!Allego il mio curriculum (fotografico) . Aggiungo anche pensieri sparsi…(Queste mie vorrebbero essere) Fotografie di una visione soggettiva che possa spingere l’osservatore ad immaginare il proprio “nuovo mondo”.

Note:J.C. Onetti, riferendosi alla città immaginaria di Santa Maria:“In realtà io l’ho creata perché non mi sentivo felice nella città dove abitavo, così che si tratta di una posizione di fuga e del desiderio di esistere in un altro mondo dove fosse possibile respirare, e non avere paura. Io ero un demiurgo e potevo costruire una città in cui le cose sarebbero accadute come piaceva a me.”

Secondo l’antropologo francese Marc Augé che ha teorizzato per primo l’esistenza dei NONLUOGHI in “Non-lieux” ( Parigi 1992) Sono tre i caratteri dei LUOGHI in senso antropologico. I LUOGHI sono simultaneamente:
IDENTITARI. Questo carattere ha un duplice significato. Esistono delle differenze che rendono riconoscibile un luogo da tutti gli altri. Gli abitanti di un luogo vi si identificano, vi fondano la propria identità come individui e come membri di una comunità.
RELAZIONALI. I luoghi antropologici creano un sociale organico, sono la sede e la rappresentazione materiale delle relazioni tra gli individui che li abitano.
STORICI. I luoghi conservano e rappresentano la memoria degli eventi trascorsi. Attraverso delle discontinuità spaziali si assicura una continuità temporale.
“L’etnologo è tentato di identificare coloro che studia col paesaggio in cui li scopre e con lo spazio cui essi hanno dato forma”. Una idea di “trasparenza” tra cultura, società, individuo e spazio è sottesa al concetto di luogo.

Così si racconta Antonella Bisanti.

Il mio nome anagrafico è Antonia Bisanti, detta Antonella, vivo a Palermo, dove sono nata il 20 dicembre 1956.

Crescendo con la passione per la fotografia, alimentata fin da bambina dalla Zeiss di mio padre, conquisto la prima fotocamera tutta mia nel 1973.
Ho cominciato a stampare da negativo colore ancora prima che in B/N, per proseguire poi con le riprese in diapositiva (con lo sviluppo e la stampa personale in Cibachrome) contemporaneamente alla sperimentazione col B/N in ripresa ed in camera oscura.
Nel 1981 sono entrata a far parte di un’associazione fotografica palermitana, prima come socia e successivamente come membro del consiglio direttivo, collaborando a mostre collettive ed a proiezioni di audiovisivi organizzate sia da Comuni sia da altri Enti o Associazioni, ed anche dall’associazione stessa, partecipando anche alla stampa delle lastre negative per la realizzazione della mostra “E. Seffer e figli, fotografi a Palermo” nel 1984.
Il passaggio dalla fotografia amatoriale alla fotografia professionale come freelance avviene grazie alle richieste di utilizzazione di immagini per opuscoli e depliant, di collaborazione con cooperative o società del settore e di realizzazione di foto pubblicitarie per aziende, oltre servizi fotografici su periodici (Ciao Sicilia What’s On, Cronache Parlamentari Siciliane, Giornale di Sicilia, Firma, Centro di Catalogo della Regione Siciliana, Comune di Palermo, etc. )
Nel 1990, essendo già abilitata come biologa, ho lavorato come informatore scientifico di un’azienda farmaceutica siciliana per la quale avevo realizzato un servizio fotografico, consentendomi tuttavia di proseguire anche con la fotografia professionale. Nel giugno del 1991, conclusa la collaborazione con l’azienda farmaceutica in seguito ad assunzione per concorso pubblico presso l’Assessorato dei Beni Culturali di Palermo, ho abbandonato professionalmente la fotografia, continuando a coltivarne la passione e seguendo i cambiamenti che nel frattempo hanno rivoluzionato il mondo dell’analogico per approdare alla fotografia digitale.
Spinta dall’esigenza di condividere il piacere della fotografia e ricostituitosi il gruppo di appassionati dell’associazione fotografica già frequentata negli anni ’80, nel 2010 sono tornata a far parte del consiglio direttivo della stessa associazione, partecipando alle attività con proiezioni di immagini, mostre collettive, corsi di fotografia, meeting fotografici, fino alla mostra personale “Immagini dal Nuovo Mondo” nel dicembre 2013.
Tra il 2011 e il 2013 Rai 3 manda in onda mie immagini all’interno della rubrica “Scatti”, in alcune puntate di “Mediterraneo”.
Dopo aver rassegnato le dimissioni dalla vecchia associazione, da marzo 2014 sono presidente dell’associazione culturale “Lunghezze d’Onda”, organizzando, in collaborazione con i soci, gli eventi e partecipando ai progetti dell’associazione, tra cui la prima mostra collettiva in seno all’evento “Mostriamoci”, che dà il nome alla mostra, e partecipando anche con una composizione a “L’angolo della scrittura”.
Ho partecipato, con “Lunghezze d’Onda”, alla manifestazione “ Zyz – Annuario Fotografico Contemporaneo”, svoltasi a settembre 2014 ai Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo , con i video fotografici “Immagini dal Nuovo Mondo” e “Lisboa” .
Ho partecipato, con “Lunghezze d’Onda” all’organizzazione degli eventi “Nel blu dipinto di blu” per l’anno 2014, conclusi con la mostra collettiva presso l’Aeroclub di Boccadifalco. 

Redazione Fedaisf

Promuovere la coesione e l’unione di tutti gli associati per consentire una visione univoca ed omogenea dei problemi professionali inerenti l’attività di informatori scientifici del farmaco.

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