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Vaccino AstraZeneca approvato in Gran Bretagna. Il pasticcio con EMA: in Europa arriverà a marzo

Il vaccino contro il coronavirus sviluppato dalla società britannica AstraZeneca e dall’università di Oxford è stato autorizzato per l’utilizzo nel Regno Unito, dove l’epidemia sta peggiorando anche a causa della cosiddetta “variante inglese” del virus.

Il Regno Unito è il primo paese ad approvare il vaccino di AstraZeneca, che aveva avuto alcuni problemi nella fase di sperimentazione ma che è molto importante per le campagne di vaccinazione in vari paesi. Il Regno Unito ne ha ordinate 100 milioni di dosi, e l’Unione Europea 400 milioni di dosi, da distribuire proporzionalmente nei vari paesi membri.

Ma contrariamente al Regno Unito, per l’approvazione del vaccino di AstraZeneca in Unione Europea sembra serva ancora del tempo, non è chiaro quanto. (fonte il Post)

Errori procedurali e di comunicazione. Non è in dubbio infatti la validità del vaccino che era stato presentato con ottime referenze. Dati preliminari di sicurezza e efficacia molto promettenti che avevano convito la Commissione europea a promuovere un pre accordo di acquisto delle dosi. Ora i ricercatori stanno «riordinando le carte» per presentarsi all’Ema, ente considerato il più rigoroso a livello mondiale, con una statistica solida e credibile, capace di spazzare via le perplessità.

E’ l’ultima prova, ben più difficile di quella che l’azienda sta sostenendo in questi giorni con l’autorità britannica. Bisogna assolutamente convincere i giudici, i governi compratori e l’opinione pubblica sull’affidabilità del prodotto.

Era partito col favore dei pronostici il vaccino di AstraZeneca. Ora rischia di arrivare in coda. Non prima di fine febbraio, si può prevedere, calcolando sommariamente i tempi. La richiesta di autorizzazione a Ema potrebbe essere formalizzata alla fine di gennaio, dopo la conclusione della tranche di sperimentazione supplementare su altre decine di migliaia di volontari in Europa, programmata anche in centri italiani. E’ la strada scelta per rimediare ai tanti errori di percorso accumulati negli ultimi due mesi. (fonte Corriere della Sera). AstraZeneca non ha ancora presentato la richiesta formale.

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Redazione Fedaisf

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