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Anagni. Focus sull’industria farmaceutica alla presenza di Pompeo e Pilozzi

ANAGNI / Il 5 giugno alla Sala della Ragione

Il convegno-dibattito “L’industria chimico-farmaceutica tra competizione globale e rilancio economico del territorio” si terrà nella Sala della Ragione del Comune di Anagni venerdì 5 giugno alle ore 17.30.

Parteciperanno il sindaco Fausto Bassetta, il presidente della Provincia di Frosinone Antonio Pompeo, l’onorevole Nazzareno Pilozzi, rappresentanti delle aziende del territorio e il presidente dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) Sergio Pecorelli.

“L’industria chimico-farmaceutica – spiegano in una nota dal Comune di Anagni – è parte integrante della storia industriale della provincia di Frosinone già a partire dalla fine del secondo dopoguerra.

In questi ultimi anni, nonostante la gravissima crisi economica, sociale e occupazionale che ha colpito il nostro Paese, dalla quale solo ora l’Italia inizia ad uscire, le imprese operanti in tale, cruciale settore hanno in buona parte resistito tenacemente alle difficoltà e garantito il mantenimento di importanti livelli occupazionali.

Le sinergie tra istituzioni pubbliche e imprese divengono essenziali per creare quelle condizioni che consentano agli operatori economici di lavorare al meglio delle foro possibilità».

L’Inchiesta – 26-05-2015

Polo farmaceutico la buona industria che vince la crisi

Negli Anni Sessanta si è sviluppato a Latina e poi nelle altre province. Oggi il Lazio è la prima regione per export con7 miliardi di vendite. Il settore impiega oltre 35mila persone tra gli addetti e l’indotto

C’è un settore nel Lazio che non conosce crisi e anzi negli ultimi anni è diventato un punto di riferimento internazionale: il farmaceutico. Nato negli anni ’60 a Latina, il polo industriale laziale oggi si espande da Roma a Rieti e da Latina a Frosinone, con più di 50 aziende per 15mila addetti, oltre a un indotto di quasi 20mila lavoratori. E continua a crescere: negli ultimi tre anni, il Lazio è diventato la prima regione in Italia per l’export con più di 7 miliardi di vendite all’estero ed è la seconda per importanza e numero di lavoratori; in Europa, è quarta dietro Darmstadt in Germania. Gli investimenti delle aziende hanno raggiunto la cifra di 600 milioni l’anno, di cui 280 in ricerca e il resto in produzione. In tutto, il Lazio attira il 20% del totale in Italia, ovvero 120 milioni, e ciò fa da traino anche per l’indotto, dove gli investimenti valgono più di 50 milioni ogni anno. Oggi il polo farmaceutico laziale insieme all’indotto, produce un volume d’affari di 2,7 miliardi e i margini di crescita sono ampi. I piani industriali parlano di altri 600 milioni da investire nei prossimi 3 anni. «Le aziende vogliono crescere – dice Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria – e il Lazio sicuramente ne beneficerà. A condizione che non ci siano tagli alla spesa farmaceutica, che causerebbero la perdita di investimenti e posti di lavoro”. Investire vuol dire assumere e nel Lazio sono stati 1600 i giovani assunti negli ultimi due anni. Non solo. La Janssen di Latina ha in programma risorse per 100 milioni per i prossimi due anni e altre aziende sono pronte a investire in ricerca, che nel Lazio può contare su 1075 lavoratori ed è finanziata al 90% dalle società private. Si punta su biotecnologie e terapie innovative.

La Repubblica – Cronaca di Roma – 26-05-2015 pag. 7

Redazione Fedaisf

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