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Anpi replica a Tomassini: le parafarmacie non sono un problema

«Le parafarmacie non sono nate da una "distrazione politica"». Replica così l’Anpi all’ultima uscita sulla riforma Bersani del presidente della commissione Igiene e sanità di Palazzo Madama, Antonio Tomassini [nella foto]. Come si ricorderà, martedì il senatore del Pdl aveva stimato in 12-18 mesi il tempo necessario alla legge di riordino per chiudere l’iter parlamentare. A fronte poi di una domanda dei giornalisti sulle parafarmacie, Tomassini aveva parlato di «un problema nato per una certa "disattenzione politica"» che ora è difficile ricollocare «all’interno di un sistema virtuoso». Riflessioni che all’Anpi proprio non sono piaciute. «Non capiamo come si possa definire le parafarmacie figlie di una distrazione politica» commenta Lino Busà, consigliere dell’associazione «la riforma Bersani è stata una scelta azzeccata che ha liberalizzato il mondo del farmaco, anche se solo parzialmente. Inoltre, ha abbassato i prezzi dell’Otc a vantaggio dei cittadini e ha incrementato le opportunità di occupazione».
Per l’Anpi, in sostanza, le parole di Tomassini non fanno altro che rafforzare il no dell’associazione al ddl di riordino. «È sempre più chiaro che l’intento è quello di voler eliminare la realtà della parafarmacia trasformandola in farmacia» prosegue Busà «per opporci cercheremo di rafforzare il consenso verso quei partiti che intendono realizzare un nuovo sistema distributivo del farmaco, nel quale parafarmacia e farmacia possano convivere». Allo scopo l’altro ieri Anpi, Fef, Forum Farmacianonconvenzionata, Essere Farmacisti parlamentari del Pd si sono incontrati per fare il punto sull’iter del riordino e sugli emendamenti presentati dal centrosinistra. Nella stessa occasione le sigle hanno valutato gli spazi per delineare una posizione comune da far valere nei confronti degli interlocutori politici.

Farmacista33 – 21 gennaio 2011

D’AMBROSIO LETTIERI SU RIORDINO

"Ritengo ragionevolmente che prima dell’estate il Senato possa concludere l’esame della riforma del comparto farmaceutico, che passerà poi al vaglio della Camera". Lo afferma il senatore Pdl Luigi D’Ambrosio Lettieri, segretario della 12a Commissione Igiene e Sanità di Palazzo Madama, che si sta occupando del testo di riforma. "La riforma del comparto farmaceutico è una delle priorità di questa legislatura – sottolinea – e confermo la volontà politica di questa maggioranza di consegnare al Paese un sistema di assistenza moderno ed efficiente. Maggiore capillarità della rete di servizio, prospettive occupazionali collegate anche ai criteri di accesso alla professione e rilancio della farmacia quale presidio socio-sanitario del territorio sono alcuni degli aspetti sui quali si concentra il lavoro in 12a Commissione. Dove, anche in qualità di relatore del provvedimento, d’intesa con il ministro della Salute Ferruccio Fazio e il presidente Antonio Tomassini, farò tutto il possibile per trovare la sintesi migliore tra le posizioni delle forze politiche di maggioranza e opposizione. L’assistenza farmaceutica in Italia funziona bene e si fonda su principi che mantengono in equilibrio i profili di garanzia per la tutela della salute e le dinamiche del mercato. E’

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