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ATTENZIONE ALLE INTERVISTE TELEFONICHE DA PARTE DELLE SOCIETA’ DI RACCOLTA DATI

Potrebbe configurarsi il reato di violazione della privacy

Come da cortese richiesta pervenutaci dal Dott. Angelo Passini, Presidente dell’AIISF di Messina, si rende noto della problematica riportata in epigrafe, che è stata oggetto anche di un parere legale, e per la quale è stata chiesta la diffusione attraverso il nostro sito. (Ordine dei Medici Messina)
E’ capitato che alcune società che formalmente si occupano di raccolta dati, abbiano svolto interviste telefoniche presso gli studi medici e/o fornito ai sanitari delle schede, riguardanti l’attività degli ISF, effettuando di fatto un monitoraggio diretto sull’attività dei singoli informatori scientifici nelle rispettive zone di competenza al fine di esercitare un controllo sugli stessi.
In tale modo di operare potrebbe configurarsi addirittura il reato di violazione della privacy, ma i medici che vi hanno partecipato, sia rispondendo alle interviste telefoniche che raccogliendo informazioni tramite materiale spedito presso il proprio studio, probabilmente non hanno percepito la gravità del loro coinvolgimento.
Infatti, attraverso le loro informazioni, alcuni Informatori Scientifici del Farmaco potrebbero avere gravi ripercussioni sulla loro attività professionale.
Questo perché molte volte il modo di operare degli ISF, nel corso delle loro visite professionali mirate ad una più proficua informazione scientifica espletata su determinate linee di prodotti farmaceutici, non sempre risulta in linea con gli standard commerciali e le logiche di produttività imposte dalle Aziende Farmaceutiche.
Questa differenziazione del modo di operare deriva principalmente dal rapporto umano e confidenziale esistente tra i singoli medici e gli informatori scientifici del farmaco, che permette di effettuare un’informazione più amichevole e certamente molto più produttiva per tutti.
In virtù di quanto sopra esposto molti ISF, non informati di questa modalità di trattamento dei loro dati personali ed ignari che sociètà di ricerche di mercato raccoglievano dati ricollegabili ai loro nominativi, hanno subito delle contestazioni da parte delle loro Aziende di riferimento in grado di “rivelare” illecitamente i loro dati personali e le modalità di svolgimento della propria prestazione lavorativa.
Pertanto nel caso di conseguente ricorso alle contestazioni da parte degli Informatori nei confronti delle loro Aziende, l’unica difesa percorribile da quest’ultimi potrebbe essere quella di denunciare il medico che consapevolmente o no ha fornito quelle informazioni.
Considerati i tempi difficili e la gravità della situazione che si verrebbe a creare, si invitano i colleghi a prendere in debita considerazione quanto sopra esposto.
Pertanto, al fine di dare ampia diffusione della problematica, è possibile visualizzare il parere legale, cliccando l’icona di riferimento sottoriportata.
 

Visiona il parere legale

Fonte: http://www.omceo.me.it/index.php?news=603

 

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Fedaiisf Federazione delle Associazioni Italiane degli Informatori Scientifici del Farmaco e del Parafarmaco