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Bancomat negli studi medici

L’introduzione del pagamento elettronico, con bancomat o carta di credito, negli studi medici? “Non ha senso. Anzi, pur essendo stato concepito come misura di contrasto all’evasione fiscale, avrà l’effetto contrario. Incrementerà il ‘nero”‘. Lo spiega Stefano Biasioli, presidente nazionale Cimo-Asmd, commentando le misure inserite nel decreto Bersani sulle liberalizzazioni (pacchetto Visco), che prevede alcune norme per combattere l’evasione e l’elusione fiscale, come appunto l’introduzione del Pos negli studi medici per pagamenti superiori ai 100 euro. Secondo Biasioli, la misura anti-evasione non porterà i benefici sperati dal Governo.
“Anzi – spiega – dal momento che la maggior parte dei pazienti sono soprattutto persone anziane, che hanno notoriamente poca familiarità con questo tipo di strumento di pagamento, l’introduzione del Pos non farà altro che complicare il rapporto medico-paziente. Non solo. Nella maggior parte dei casi, visto che il limite dei 100 euro fissati è obiettivamente basso, molti pazienti preferiranno pagare in contanti, favorendo così di fatto il ‘nero’. Oltre che i farmaci al supermercato – conclude Biasioli – avremo quindi anche il medico con il Pos, dall’inglese Point of sale, che tradotto in italiano equivale a Punto di vendita. Ma cosa mai può vendere il medico? Una promessa di salute?”.
Da “doctornews”.

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