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Biotech parte della soluzione a crisi

Meeker (Genzyme), Italia fa parte di comunita’ scientifica che dobbiamo creare

“E’ sicuramente un momento molto difficile dal punto di vista economico e la sanita’ rappresenta un peso importante" per la spesa pubblica". Ma "per quanto riguarda la biofarmaceutica, essa rappresenta davvero una piccola percentuale dei costi sanitari totali. In Gran Bretagna e’ pari a meno del 10% della spesa, negli Stati Uniti al 12,5%,

Quindi penso che la biofarmaceutica, se utilizzata correttamente e appropriatamente, sia parte della soluzione invece che del problema, e possa aiutare ad abbassare i costi, invece che farli lievitare". Parola di David Meeker, Chief Executive Officer (Ceo) di Genzyme, presente al 28esimo congresso dell’European Committee for Treatment and Research in Multiple Sclerosis (Ectrims) di Lione.

Secondo Meeker, invece che intervenire nella farmaceutica quando si devono razionalizzare i costi, "occorrerebbe guardare a quei settori che non sono altrettanto efficienti", assicura a Pharmakronos.

Quanto al ruolo dell’Italia nel panorama mondiale della ricerca, il manager afferma: "L’innovazione non e’ qualcosa che si puo’ comprare: non si possono dare soldi alla persone piu’ intelligenti del mondo e pensare che possano darci un nuovo farmaco. Cio’ che dobbiamo fare per continuare a innovare e’ far parte di una comunita’ globale e l’Italia e’ un Paese ben sviluppato dal punto di vista scientifico, che deve assolutamente far parte di questo sistema".

Barbara Di Chiara – 15 ottobre 2012 – PharmaKronos

 

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