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Cagliari.“Noi operatori del 118 non siamo sanitari di serie C, veniamo ignorati perfino dagli informatori scientifici”

“Noi operatori del 118, così abbiamo salvato il ragazzo di Castiadas: non siamo sanitari di serie C”

“Veniamo ignorati dai politici, rimandando incontri e contratti, talvolta dai nostri vertici e spesso dai colleghi ospedalieri, addirittura dagli informatori scientifici che certamente non vengono nelle nostre postazioni”

Caro amico giornalista, mi permetto di chiamarti amico perché conosco la tua sensibilità nel fornire notizie corrette , leggendo e rileggendo le notizie sull’ultimo incidente accaduto al quindicenne di Castiadas balza ai miei occhi l’ennesima visione del mondo sanitario di serie A e di serie C. “ I medici del Marino salvano il braccio al quindicenne, l’equipe del dott. Cara …. “ a confronto con “ soccorso dai medici del 118”.

È difficile spiegare cosa si prova a ricevere una chiamata come “ incidente sul lavoro per un quindicenne, codice rosso a Castiadas” e sapere che ci metterai non meno di 15\20 minuti , arrivare sul posto con la tua equipe, un infermiere ed un autista , e trovare una scena da incubo con ragazzo incastrato che soffre ed urla, i parenti che ti mettono fretta disperati e tu che fai il possibile , con i mezzi a disposizione , attendendo i Vigili del Fuoco. Stabilizzi il ragazzo e cerchi di portare l’arto in maniera che si possa riadattare, il tutto affidandoti alle comunicazioni volutamente scarne con la tua Centrale ed ad un viaggio interminabile da Castiadas all’Ospedale Marino, tranquillizzi e conforti il paziente, mentre lo monitorizzi e infondi liquidi e speranza, scambi sguardi e mezze parole con il tuo infermiere e speri che il tuo mezzo tenga, infine arrivi al Pronto Soccorso e lo consegni ai colleghi, ad un ambiente pulito , con tante attrezzature e soprattutto sicuro. Dopo aver ripristinato l’ambulanza dai il tuo codice di libero e ti prepari ad un altro evento , ad un ritorno nel tuo territorio e forse ad un altro “ perché lo avete portato qui? “ .

È il nostro lavoro , come quello dei colleghi del Pronto Soccorso o della Chirurgia, ma ci dispiace vederci relegati ad un “semplice” i medici del 118 hanno soccorso, non i medici ma una equipe formata da medico, infermiere ed autista, e dietro la parola soccorso spesso c’è tanto ma tanto di più. Veniamo ignorati dai politici, rimandando incontri e contratti, talvolta dai nostri vertici e spesso dai colleghi ospedalieri, addirittura dagli informatori scientifici che certamente non vengono nelle nostre postazioni, non ignorate , minimizzando , anche voi il nostro lavoro se lo fate la gente penserà che possiamo essere ignorati , fatelo e la nostra categoria , oggi ad esaurimento, si trasformerà in una categoria a dimenticanza. Scusa se non mi firmo ma non possiamo farlo, pena sanzioni , e già noi siamo sanzionabili per tante cose ma certamente non per il nostro impegno dentro e fuori il servizio. Un caro saluto e buon lavoro a voi.

(lettera firmata da un volontario delle medicalizzate del 118)


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Redazione Fedaisf

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