Martedì 18 Settembre 2012 07:26
Si apre la stagione dei rinnovi dei Contratti nazionali di lavoro in scadenza quest’anno, cominciando dai chimici, con la prima riunione questa mattina a Roma tra le associazioni imprenditoriali Federchimica, Farmindustria e i sindacati del settore Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uilcem-Uil.
Storicamente, il rinnovo dei chimici è quello che comporta meno difficoltà nel raggiungimento di un accordo soddisfacente per le parti: le buone relazioni industriali, la dimensione medie delle imprese e l’alta intensità di capitale e d’innovazione portano a chiudere in fretta e senza traumi le trattative.
La funzione strategica e di questo contratto è confermata da Alberto Morselli, segretario generale della Filctem-Cgil: "I settori chimico e farmaceutico sono fondamentali per il Paese e per tutta l’industria manifatturiera, ma stentano ancora ad avere una adeguata considerazione, in particolare dal Governo e dalle istituzioni – commenta il sindacalista – Eppure ricerca e innovazione, biotecnologie e nanotecnologie, scienze della vita, sostenibilita` ambientale, risparmio ed efficienza energetica sono il quadro di riferimento essenziale di una politica industriale degna di questo nome, in assenza della quale sara` impossibile rispondere alle pressanti esigenze di competitivita` e vincere le sfide mondiali con altri sistemi industriali”.
Le rivendicazioni delle organizzazioni dei lavoratori, che si presentano unite alle trattative, partono dagli aumenti salariali, in una forbice tra il 7 e il 9% per il triennio 2013 – 2015, oltre alla compensazione dell’inflazione pregressa. Altre richieste riguardano le relazioni industriali, con l’avvio dell’Osservatorio nazionale, il welfare contrattuale (estensione di Faschim e un aumento del contributo aziendale al Fonchim), lotta alla precarietà, formazione e sicurezza sul lavoro.