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Chiamparino: “Sì a intesa sui tagli alla sanità, ma farmaceutica (per ora) resta fuori”

Entro il 30 settembre ci si impegna a ridiscutere tutto il sistema di finanziamento e rimborso della farmaceutica territoriale e ospedaliera. L’intesa entro il 15 ottobre in sede di Conferenza Stato-Regioni

di Sabrina Valletta – 2 luglio 2015 – aboutpharma

l_6944_chiamparino.jpgRaggiunta in Conferenza delle Regioni la tanto attesa intesa sui tagli alla sanità che dovrebbe essere formalizzata oggi in Conferenza Stato-Regioni e dalla quale, però, ancora per un po’ resterà fuori il nodo farmaceutica. Questa mattina tutti, Veneto compreso, hanno dato il proprio via libera. “Il Veneto è d’accordo e voterà l’intesa – conferma Sergio Chiamparino, presidente della Conferenza delle Regioni oggi a margine dell’incontro in via Parigi, dove ha anche annunciato di aver formalizzato le sue dimissioni – perché abbiamo introdotto due elementi: la conferma scritta nell’intesa che il Fondo per il 2016 sarà di 113 miliardi, come era già previsto, e un impegno a fare una verifica sul Patto per la Salute e a procedere a una eventuale revisione. Queste due modifiche mi consentono di dire che tutte le Regioni, oggi pomeriggio in Conferenza Stato-Regioni, daranno l’intesa”.

A restare fuori, però, è la farmaceutica. “Entro il 30 settembre – annuncia il presidente della Conferenza delle Regioni – ci si impegna a ridiscutere tutto il sistema di finanziamento e rimborso del Servizio sanitario della farmaceutica territoriale e ospedaliera, con l’obiettivo di portare un’intesa sulla materia entro il 15 ottobre in sede di Conferenza Stato-Regioni”.

Chiamparino ribadisce come “quest’anno abbiamo accettato un tale sacrificio sulla sanità a condizione, però, che per il 2016 bisogna che venga mantenuto l’impegno di portare il fondo dagli attuali 110 miliardi ai 113 miliardi previsti nel piano pluriennale. Su questo saremo intransigenti, altrimenti non riusciremo a dare risposte ai cittadini, soprattutto per quanto riguarda i farmaci innovativi, argomento sul quale i cittadini sono più sensibili, poiché stiamo parlando di medicinali salvavita. Mi auguro che in questo l’Aifa sia in grado di intervenire ulteriormente per definire un equilibrio”.

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Redazione Fedaisf

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