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Ci vaccinano o ci uccidono? I medici: “nesso con i morti è improbabile”. E’ prodotto a Siena il vaccino antinfluenzale sotto accusa. AIFA, risorsa insostituibile

Vaccini antinfluenzali: ci vaccinano o ci uccidono?

di Domenico De Felice | 28 novembre 2014 | IlFattoQuotidiano.it

Molto tempo fa dalle pagine di questo mio spazio cercai di spiegare alcune incongruenze delle vaccinazioni antinfluenzali diffuse enormemente dall’intento reale di cercare di ridurre il contagio riducendo così le assenze invernali dai luoghi di lavoro.

Ma servono realmente i vaccini antinfluenzali? Da medico di vecchia data continuo a pensare di no. Io, avendo sessant’anni e lavorando da 35 in mezzo ai “malati” non mi sono mai sottoposto a vaccinazione e non intendo farlo. Ma la mia è una convinzione personale che non mi permetto di diffondere come “libro scritto”. Resto ai fatti.

Ci faremo influenzare dai vaccini?, scrissi quando venne a galla la questione Novartis che utilizzava lo squalene come adiuvante nei suoi vaccini [N.d.R.: vedi nota sotto]. Un componente di proprietà esclusiva di Novartis che potenzia l’azione in modo da utilizzare minor quantitativo: una soluzione utile, all’azienda, minor quantitativo maggior numero di produzione corrisponde a maggior guadagno. Peccato fosse stato in Usa lo squalene al centro della famosa “Sindrome della Guerra del Golfo” con conseguenze mortali. Avremmo dovuto essere contaminati tutti dalla “suina” buttammo centinaia di milioni di euro. Pochi si fecero vaccinare. Nessuno si influenzò.

Nel 2012 scrissi ancora Vacciniamoci contro i vaccini? proprio per il ritiro immediato dal mercato di vaccini Novartis.

Ora ci risiamo. Ieri lotti di vaccino antinfluenzale Novartis sono stati ritirati per morti sospette in Italia. Questo perché la memoria e le notizie hanno le gambe corte e finita la fase acuta ci si dimentica. Si guarisce. Ma io non dimentico. Chi dovrebbe vaccinarci ha la capacità di farlo o ci uccide senza saperlo?

L’Aifa, i cui vertici sono nominati dal ministro della Salute, interviene solo a morte certa o avrebbe dovuto, come suo compito, sorvegliare prima? La Federfarma, che ha sede vicino all’Aifa (!), oltre ad avere collegamenti “familiari” stretti con la politica (Giorgetti-Sacconi) è cosciente di quello che immette nel mercato italiano? Il ministro della Salute, sospettato da me di essere inadeguato già per altre questioni, è sicura di aver scelto bene, senza conflitti di interesse, i componenti del Consiglio Superiore della Sanità, unico organo di cui si fida visto che in medicina non ha specifiche competenze?

Ministro Lorenzin siamo giunti al numero perfetto (Avastin-Lucentis, Stamina, Vaccini) abbia dignità: si dimetta e faccia guarire la sanità ammalata dai politici e dalle aziende farmaceutiche. Noi, mentre ci rendono pubbliche le “vere” autopsie delle tre persone morte, usiamo il #vaccino #antinovartis.

IlFattoQuotidiano.it / BLOG / di Domenico De Felice medico, opinionista di sanità sociale

Nota: Squalene. Lo squalene è presente nell’olio di fegato degli squali ma anche nei vegetali come i semi di amaranto, crusca di riso, germe di grano e olive. Tutti gli organismi superiori producono squalene, inclusi gli esseri umani. Viene generalmente utilizzato come adiuvante nei vaccini. Sulla base dei dati disponibili inerenti alla somministrazione di 22 milioni di dosi di vaccino antinfluenzale contenente squalene e dagli studi relativi alla somministrazione in neonati e bambini, l’utilizzo dello squalene come adiuvante è ritenuto sicuro per la salute. [vedi: OMS Squalene-based adjuvants in vaccines]

Vaccini bloccati, i medici: “nesso con i morti è improbabile”

giovedì 27 novembre 2014, di Peppe Caridi – MeteoWEB

”E’ improbabile che esista un nesso diretto tra la somministrazione dei due lotti di vaccino antinfluenzale Fluad, bloccati oggi dall’Agenzia italiana del farmaco, e la morte di tre anziani”. E’ questo il giudizio di medici e virologi, i quali sottolineano come tale associazione ”vada del tutto verificata”. Da qui l’invito unanime a ”non farsi prendere dal panico” ed il consiglio di ”continuare a vaccinarsi” rivolto in primo luogo alle categorie a rischio come appunto gli anziani ed i malati cronici. ”I tre anziani deceduti – afferma Fabrizio Pregliasco, ricercatore del dipartimento di Scienze Biomediche dell’Universita’ di Milano – erano tutti soggetti gia’ in condizioni di base gravi. Le morti potrebbero dunque non essere direttamente collegate alla somministrazione del vaccino”. Va inoltre ricordato, rileva, ”che tale vaccino e’ stato gia’ usato in 50 milioni di dosi in 10 anni e non si e’ mai verificato alcun evento fatale”. Ad ogni modo, il consiglio per coloro che avessero assunto tali vaccini, conferma anche il segretario della Federazione dei medici di famiglia Giacomo Milillo, e’ di recarsi al Pronto soccorso nel caso di comparsa di qualche sintomo o anche, in assenza di sintomi, per segnalare l’assunzione del vaccino in questione. E va ricordato che trascorse 48 ore dalla somministrazione non vi e’ piu’ pericolo. L’invito agli anziani resta pero’ quello di vaccinarsi: ”L’influenza – rileva ancora Pregliasco – per i soggetti fragili puo’ portare anche ad ospedalizzazione e morte per complicanze; non bisogna quindi farsi prendere dal panico, tenendo presente che per i malati cronici i rischi da complicanze sono maggiori di quelli legati alla vaccinazione, che sono invece bassissimi”. Anche secondo il presidente della Societa’ italiane di geriatria e gerontologia, Giuseppe Paolisso, e’ ancora da verificare il legame fra vaccinazioni influenzali e i tre casi di anziani morti. Si tratta solo di ”una misura cautelare ma ancora non e’ accertato il legame tra causa ed effetto – ha detto Paolisso – ivaccinisalvano ogni anno centinaia di migliaia di vite. Le complicanze post-influenza sono fra le prime cause di morte fra gli anziani. Complicazioni broncopolmonari, se si realizzano in un paziente con scompenso cardiaco o un post-infartuato o un diabetico – ha concluso – possono diventare estremamente pericolose. I vaccini non possono essere dichiarati colpevoli senza le certezze scientifiche che dovranno arrivare”. Attualmente, rilevano gli specialisti, i primi dati dal territorio segnalano una tendenza positiva: la campagna di vaccinazioni antinfluenzale ha preso il via da poche settimane, ma il trend sembra essere in crescita, dopo il calo di vaccinazioni registrato nel 2012 (a seguito al ritiro di alcuni lotti, mai giunti sul mercato) e nel 2009 per i timori legati all’influenza pandemica A. La speranza, concludono i medici, e’ che ora tale evento non crei nuova ”disaffezione” tra i cittadini rispetto alla vaccinazione.

E’ prodotto a Siena il vaccino antinfluenzale sotto accusa

L’agenzia del farmaco ha disposto il ritiro di due lotti 142701 e 143301

27 novembre 2014 – R.it Firenze

E’ prodotto negli stabilimenti di Rosia, nei pressi di Siena, nello stabilimento Novartis Vaccines and Diagnostic srl il vaccino FLUAD bloccato oggi dall’Aifa in seguito a tre casi sospetti di decesso. Due gli stabilimenti della casa farmaceutica in provincia di Siena: uno a Siena e l’altro nella vicina Rosia.

A seguito dell’annuncio del divieto, a titolo esclusivamente cautelativo, di utilizzo da parte dell’Aifa di due soli lotti (142701 e 143301) del vaccino antinfluenzale Fluad, Novartis sta collaborando con le autorità sanitarie per rispondere in merito ai quesiti sollevati. L’azienda – si legge in una nota – ha piena fiducia nella sicurezza ed efficacia dei propri vaccini anti-influenzali e si è immediatamente adoperata in una revisione preliminare dei lotti di vaccino interessati. L’esito di tale revisione ha già riconfermato la qualità e la conformità del vaccino Fluad. Il vaccino anti influenzale Fluad – conclude la nota – è utilizzato dal 1997 e il suo profilo di sicurezza  è stato dimostrato da oltre 65 milioni di dosi distribuite con successo in tutto il mondo, che confermano i dati già raccolti durante gli studi clinici che hanno coinvolto oltre 70.000 pazienti.

Già nel 2012 il vaccino influenzale era stato bloccato dall’allora ministro della sanità Balduzzi. Sempre il Fluad (oltra a quello prodotto in quel caso da un’altra multinazionale). Le dosi prodotte da Novartis per l’Italia erano di 3 milioni, ma 2,5 milioni non erano ancora uscite dagli stabilimenti di Siena, Rosia e Varese. Le restanti erano state distribuite in farmacie e asl e vennero recuperate.

Dopo il blocco di due lotti di oggi del vaccino antinfluenzale Fluad anche in Toscana come in altra Regioni sono stati avviati immediati controlli per verificare la presenza di dosi dei due lotti in questione, in considerazione del divieto di utilizzo disposto in via cautelare dall’Agenzia del farmaco. I controlli riguardano i quantitativi di vaccino presenti nei tre magazzini di area vasta – centro, nord-ovest, sud – e nei centri di vaccinazioni. Sono stati informati e allertati anche tutti i direttori generali della aziende sanitarie. Attivi anche i controlli effettuati dalla stessa casa produttrice.

“I cittadini toscani possono stare tranquilli – dice l’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni – Il sistema sanitario toscano si è subito attivato per garantire i controlli più rigorosi. La campagna di vaccinazione antinfluenzale si svolgerà nella nostra regione assicurando a tutti le condizioni di massima sicurezza”.

Blocco vaccini: Scaccabarozzi (Farmindustria), no a panico

(ANSA) – L’AQUILA, 28 NOV – Sulle tre morti sospette in seguito alla somministrazione di vaccini antinfluenzali, per il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi, non è il caso di “creare il panico” poiché in generale “la gente già si vaccina meno”.
“Bisognerebbe far capire all’opinione pubblica, come ha fatto il ministero poco tempo fa, – ha spiegato Scaccabarozzi a margine di un convegno promosso da Dompè e Menarini all’Aquila – quanti sono i morti causati ogni anno dall’epidemia influenzale normalissima. Sono migliaia tutti gli anni, poi magari noi stiamo a discutere giorni e giorni giustamente per un caso di Ebola e abbiamo soprattutto anziani che tutti gli anni muoiono per l’influenza. Quindi ritiro cautelativo giusto, da dimostrare la causa effetto e soprattutto nessun panico”.
Secondo il presidente di Farmindustria, “i vaccini sono sicuri: la gente si deve vaccinare perché se non ci si vaccina si muore o ci sono possibilità di morire come per la normale influenza”. “Sono d’accordo – ha aggiunto Scaccabarozzi – con la dichiarazione rilasciata dal professor Garattini quando dice che i vaccini servono per prevenire l’influenza non per prevenire la morte, quindi bisogna vedere la correlazione causa-effetto anche perché mi risulta che questi vaccini siano stati ormai usati in 65 milioni di dosi”.(ANSA).

AIFA: “Divieto d’utilizzo lotti Fluad solo cautelativo. I vaccini sono risorsa preziosa e insostituibile”

AIFA – 27/11/2014

L’Agenzia Italiana del Farmaco ricorda che i vaccini sono una risorsa preziosa e insostituibile per la prevenzione dell’influenza stagionale e delle sue complicanze, che possono dare luogo a casi di intensità severa e colpiscono con frequenza maggiore in particolare gli ultrasessantacinquenni e i pazienti affetti da condizioni croniche preesistenti.

AIFA sottolinea che il provvedimento emanato oggi, che dispone il divieto di utilizzo di due lotti del medicinale FLUAD, è stato assunto a scopo esclusivamente cautelativo, a seguito di segnalazioni pervenute all’Agenzia dalla Rete nazionale di farmacovigilanza.

Nei casi in questione sono state riportate reazioni avverse, successivamente alla somministrazione del vaccino e in tre casi si sono verificati dei decessi, ma al momento non è certo se si tratti di una casualità oppure se vi sia un nesso con la vaccinazione.

Un quadro completo potrà essere fornito solo dopo aver analizzato tutti gli elementi di contesto, tra i quali, ad esempio, lo stato di salute dei pazienti, la loro età ed eventuali patologie da cui erano affetti.

AIFA rinnova in ogni caso l’invito a chi si fosse sottoposto a vaccinazione con uno dei lotti oggetto del divieto di utilizzo a contattare il proprio medico curante.

 

Redazione Fedaisf

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