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Comunicati RSU

Pubblichiamo alcuni comunicati riceviti dalle RSU:
Patheon, Roche diagnostica e Roche farmaceutica
Da noi (assemblea unitaria Roche Farma/Diagnostica e Patheon) l’accordo è stato respinto a grande maggioranza.
Anche durante l’assemblea dedicata al personale di secondo turno di Patheonl’accordo è stato respinto con una
percentuale dei contrari che è stata del 70-80%
Delegati RSU Patheon e RSU Roche diagnostica e Farma

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I Lavoratori della COSMOs.p.a. riuniti in Assemblea per valutare il testo di
accordo del C.C.N.L. dopo aver discusso esprimono le seguenti valutazioni:

1- Democrazia:
Il testo esposto in assemblea presenta su questo tema alcuni problemi.
Prima di tutto manca il diritto di voto vincolante dei lavoratori alla chiusura della trattativa, ma a differenza del sufficiente  lavoro fatto in apertura della piattaforma (emendamenti dalle fabbriche fino alle porte dell’assemblea nazionale) , in chiusura si sono tenute delle generiche assemblee di mandato a chiudere, dove si è tenuto poco conto delle opinioni dei delegati  ( vedi assemblee provinciali e  regionali di metà maggio ) quindi le segreterie nazionali hanno deciso di andare alla firma,  non di una ipotesi , ma di un testo definitivo.

2- Salari:
Gli aumenti economici per una categoria come i chimici sono leggermente inferiori alle sue possibilità, (senza un’ora di lotta è difficile chiedere di più?) ma la gestione dell’una-tantum  è poco corretta . Se si voleva favorire il Faschim lo si poteva fare, distinguendo  ciò che era dovuto dalla libera adesione al fondo .

3- Deroghe:
Vengono introdotti principi che potenzialmente minano la tenuta del contratto collettivo nazionale e pregiudicano  il diritto di SCIOPERO in settori non soggetti al pubblico servizio. Questa materia delicata viene demandata ad accordi aziendali con alcune limitazioni di applicabilità, questo apre una strada rischiosa per il futuro, alla quale le strutture
territoriali dovranno porre molta attenzione altrimenti diventerà sempre più difficile fare contrattazione.

4- Conto ore:
Era un problema che andava affrontato ma in questo modo (100% di pagamento) è come cancellarlo.
Andava introdotta una limitazione di applicabilità del 100% delegando alle RSU la scelta dei tempi e dei criteri di applicabilità in funzione delle proprie realtà  aziendali.

5- Orario di Lavoro e Formazione:
A fronte del mancato obbiettivo per quella poca riduzione di orario richiesta, è stato introdotta per la formazione l’ipotesi di  3 giorni annui (50% a testa) da applicare previo accordo aziendale ed eventuale verifica in
commissione nazionale .

6- Mercato del lavoro:
Il risultato finale su questa materia è debole e contraddittorio, di fatto si recepisce solo in parte il dibattito aperto da tempo nel paese sulla legge Biagi, il contratto avrebbe dovuto sanare quel problema, invece si è solo aggiustato il tiro. L’aver introdotto dei periodi massimi nella somma dei vari contratti può essere un inizio per ridimensionare la precarietà portata in dote dalla legge 30, ma inserire periodi cosi ampi tra tempo di riferimento e somma dei contratti,  vuole dire che ci siamo fermati ad limitare ma non abbiamo osato mettere sotto controllo il problema.

I Lavoratori  sulla base di quanto detto esprimono la loro perplessità e negatività sull’accordo raggiunto e chiedono alle O.O.S.S. di aprire una seria discussione sul futuro del C.C.N.L. come

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