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Crac società farmaceutica, chiesto processo manager Pfizer

"Bisogna intervenire urgentemente sui costi astronomici" necessari "per vaccinare un bambino, che nell’ultimo decennio sono saliti del 2.700%". E’ l’allarme lanciato da Manica Balasegaram, direttore generale della Campagna per l’accesso ai farmaci essenziali di Medici senza frontiere.

Alla vigilia del vertice globale sui vaccini ad Abu Dhabi, Msf torna a denunciare che il prezzo dei nuovi vaccini potrebbe mettere i Paesi in via di sviluppo nella condizione di non potersi permettere in futuro la totale copertura vaccinale dei loro bambini. "I Paesi dove lavoriamo – avverte Balasegaram – perderanno presto il supporto finanziario per l’acquisto dei vaccini e dovranno decidere da quale malattia mortale potranno proteggere i loro bambini e da quale lasciarli invece scoperti". Da qui l’appello della Ong a Big Pharma e a Gavi,

Alleanza globale per i vaccini e l’immunizzazione. Il Decennio dei vaccini, iniziativa per la vaccinazione globale per i prossimi 10 anni – sottolinea Msf in una nota – ha un costo stimato di 57 miliardi di dollari americani, di cui più della metà verrà spesa per i vaccini stessi. Nel 2001 la vaccinazione base di un bambino contro 6 malattie costava 1,37 dollari, mentre ora nel pacchetto di immunizzazione standard sono inclusi 11 vaccini il cui costo totale è salito a 38,80 dollari – calcola l’associazione – principalmente perché sono stati inclusi due nuovi vaccini molto costosi (contro pneumococco e rotavirus) che assorbono i tre quarti di quel costo. Sono prodotti solamente da Pfizer, GlaxoSmithKline e Merck. I nuovi vaccini sono enormemente più cari, insiste Msf: la vaccinazione di un bambino contro il morbillo costa 0,25 dollari, mentre la protezione contro le malattie dovute allo pneumococco costa, nel migliore dei casi, 21 dollari.

Ogni anno Msf vaccina milioni di persone e sostiene l’adozione dei nuovi vaccini nei Paesi a basse risorse, prosegue la stessa Ong. Ma "le trattative in merito ai più recenti vaccini tra le compagnie farmaceutiche e Gavi, principalmente finanziata dai contribuenti, non hanno prodotto una più incisiva riduzione dei prezzi, cosa che consentirebbe a un maggior numero di bambini di beneficiarne".

Secondo Medici senza frontiere, "alla radice del problema vi è la mancata trasparenza delle industrie sui costi di produzione dei vaccini e la ricerca del profitto, che prevalgono sul garantire prezzi equi per i vaccini destinati a Paesi a basso reddito". Medic

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