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Da Bridgestone a Solvay, l’industria che trema

"Dall’ultima revisione annuale condotta pochi giorni fa dal consiglio di amministrazione dell’Agenzia europea dei medicinali (Ema) è emerso che l’Italia, negli ultimi tre anni, ha scalato moltissime posizioni" fra i Paesi più importanti nel settore per la politica farmaceutica europea, "ed è uno degli Stati Ue più in salita, con un trend estremamente incoraggiante".

Lo ha detto a Pharmakronos Guido Rasi, direttore esecutivo dell’Agenzia europea dei medicinali (Ema), a Roma a margine del Graduation Day dei programmi formativi Altems all’università Cattolica del Sacro Cuore, dove ha tenuto una lettura magistrale.

"Qualche debolezza – precisa Rasi – c’è nella farmacovigilanza, anche perché abbiamo recepito la normativa europea in materia diversamente da altri. L’influenza dell’Italia è in crescita: sta raccogliendo i frutti degli ultimi 3-4 anni di lavoro, gli ultimi 2 gestiti particolarmente bene. Mi auguro che possa proseguire, anche perché altre nazioni sono in discesa e l’Italia potrebbe conquistare una posizione di leadership.

Questo è fondamentale perché quando noi contribuiamo a prendere decisioni e siamo in una posizione di leadership, lo facciamo con un occhio puntato al nostro sistema sanitario nazionale. E questo non è in dissonanza con l’operato di altri: tutti lo fanno rispetto al Paese dove vivono e per questo noi subivamo decisioni prese a misura di altri sistemi sanitari.

La nostra influenza è dunque determinante su quello che poi ci troviamo in casa".

Barbara Di Chiara – 12 aprile 2013 – PharmaKronos

 

 

 

 

 

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