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Dalla Bindi alla Turco

“Non bastava la Bindi: adesso la sanità pubblica scopre ogni giorno di più che il Ministro di riferimento è peggio di quello di prima. Dai veterocomunismi non ci aspettavamo nulla di buono,       ciò che la Ministra Turco vuole fare in materia di sanità pubblica non e’ che una riconferma. Anzi un viatico per il “de profundis” della professionalità ed il grande valore dei medici pubblici” Lo ha detto il dott. Stefano Biasioli Presidente Nazionale CIMO-ASMD.
 
“Che il Ministro Turco non ami la libera professione medica nelle sue diverse fattispecie, era ben noto. Che il Ministro Turco – nonostante le promesse fatte ai sindacati medici nell’incontro di giugno – non abbia fatto nulla per la reale sopravvivenza della libera professione intramoenia allargata , è altrettanto noto”.

“Che il Ministro Turco non sappia che le regole sulla libera professione medica sono oggi di competenza regionale è comunque grave, anche per un Ministro del Centro-Sinistra”.
 
Lo ha dichiarato il Dott.Stefano Biasioli, Presidente Nazionale della CIMO-ASMD, che continua,
 
“C’era e ci sarebbe tutto il tempo per evitare che la libera professione intramoenia allargata LPIA muoia il 31 luglio 2007. Basterebbe attivare un tavolo Stato-Regioni-OO.SS.Mediche per definire lo stato applicativo della libera professione nelle diverse Regioni ed aziende d’Italia. Basterebbe molto poco per dimostrare che, in oltre il 90% delle aziende sanitarie italiane, la libera professione intramoenia allargata non può morire, perché nelle suddette aziende non ci sono spazi separati e distinti per la libera professione, sia ambulatoriale sia verso i degenti”.

“Se è così, ed è così, le recenti dichiarazioni della Turco sono espressione di malafede e di pregiudizio ideologico. Sappia il Ministro che la CIMO-ASMD, che anche su questo ha pesantemente combattuto la Bindi in tempi non lontani, non è disponibile ad accettare passivamente la morte della libera professione ed utilizzerà tutti i mezzi legali e sindacali per impedire che il 2007 possa essere considerato l’anno dell’omicidio di un fondamentale istituto della vita professionale dei medici del S.S.N. ”.

Dott. Stefano Biasioli
Presidente Nazionale CIMO-ASMD

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