La tanto attesa rivoluzione del sistema Ecm (Educazione Continua in Medicina) diventa realtà. Da sabato tutti i congressi medici e gli eventi di formazione medico-scientifica dovranno fare i conti con le nuove regole messe a punto dalla Commissione ministeriale sull’Ecm. Finora il nuovo sistema aveva interessato solo gli eventi di formazione a distanza (Fad), l’e-learning, ma dal primo maggio cambia tutto anche per gli appuntamenti residenziali. Nuove regole su accreditamento dei provider, pubblicità, sponsorizzazione, conflitto di interessi e tanto altro ancora Novità accompagnate da qualche polemica. A tuonare contro il nuovo sistema è Federcongressi. «Queste nuove disposizioni – sottolinea il presidente di Federcongressi Paolo Zona – sono penalizzanti nei confronti degli sponsor commerciali. Mettono a rischio i congressi medici». E non solo. «Penalizzano l’intera filiera della meeting industry, mettendo a rischio di sopravvivenza soprattutto le numerose aziende di dimensioni medio-piccole che operano prevalentemente nel settore medico-scientifico». Non la pensa così il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo) e vicepresidente della Commissione ministeriale sull’Ecm, Amedeo Bianco. «Mi sembra una preoccupazione esagerata e una visione eccessivamente commerciale», dichiara all’AdnKronos Salute. «Abbiamo cercato di rendere il sistema più trasparente. D’altronde – aggiunge – in un settore così delicato l’attenzione deve essere salvaguardata. Dovevamo scegliere tra un sistema con poche regole ma chiuso e uno con più regole ma aperto». Da sabato, quindi, si cambia. Le nuove regole riguardano ad esempio il processo di accreditamento dei provider. Viene stabilito che l’ente accreditante, entro sei mesi dalla domanda, verifichi l’idoneità della documentazione e l’attività Ecm svolta dal provider, effettui visite in loco per accertare la corrispondenza dei requisiti, aggiorni l’Albo nazionale dei provider Ecm. E ancora, può ammonire, sospendere e revocare l’accreditamento. Novità anche in materia di pubblicità. Il regolamento della Commissione stabilisce che la pubblicità e le attività promozionali di qualsiasi genere (inclusi quindi pasti, attività sociali e altro) non debbano interferire né disturbare sotto qualsiasi forma l’attività Ecm. È inoltre vietata la pubblicità di qualsiasi tipo per specifici prodotti di interesse sanitario (farmaci, strumenti, dispositivi medico-chirurgici, etc.) nelle sedi di attività Ecm, mentre è consentita in sedi adiacenti. Per quanto riguarda lo sponsor commerciale, vale a dire il soggetto privato che fornisce finanziamenti, risorse o servizi a un provider Ecm in cambio di spazi di pubblicità, il nuovo sistema stabilisce che può essere indicato, in modo discreto, nell’ultima pagina di depliant e programmi. Fissata anche una serie di regole di trasparenza. Ad esempio non possono esserci interferenze dello sponsor nel reclutamento dei partecipanti. Soprattutto è stabilito che nessun soggetto che produce, distribuisce, commercializza e pubblicizza prodotti farmaceutici, omeopatici, fitoterapici, dietetici, dispositivi e strumenti medici, possa organizzare e gestire, direttamente o indirettamente, eventi e programmi Ecm. DoctorNews – 28 aprile 2010 – Anno 8, Numero 75
504 2 minuti di lettura