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AIFA declaration on Sovaldi. Guariniello: "culpable injuries and omission of treatment"

Comunicato stampa 440 – 16/05/2015 – AIFA

Le notizie diffuse in queste ore sul prezzo del farmaco Sovaldi sono largamente imprecise. L’AIFA ha concluso un accordo negoziale a un prezzo medio di gran lunga più basso di tutta l’Europa. I pazienti attualmente registrati in trattamento con questo farmaco sono oltre 7.000 anche se permangano preoccupanti variabilità regionali.

Non è vero che lo Stato non ha stanziato le risorse nè che queste debbano arrivare ai singoli centri prima che il farmaco possa essere prescritto. La legge parla chiaramente di rimborsabilità e dato che il contratto con la azienda farmaceutica è fatto secondo un accordo per prezzo/volumi tanti più pazienti entrano in trattamento tanto meno lo paghiamo. Chi non sta prescrivendo o dispensando il farmaco nonostante i pazienti rientrino nei criteri identificati dall’AIFA dovrà assumersi le responsabilità di una simile scelta. [sotto grafico AIFA]

Lista Centri autorizzati alla prescrizione dei farmaci antivirali per l’epatite C – Aggiornamento (13/05/2015)

Farmaco per l’epatite C, l’accusa di Guariniello: “Lesioni colpose e omissione di cure”

Il trattamento costa alle Regioni 40 mila euro a paziente. Sono almeno 50 mila i malati in attesa in tutta Italia

16/05/2015 – LA STAMPA Cronache

Costa troppo e, per questo motivo, fino ad ora sono pochi i malati che possono utilizzarlo. Ipotizza le lesioni colpose e l’omissione di cure l’inchiesta – al momento senza indagati – del pm Raffaele Guariniello sul Sofosbuvir. Il superfarmaco contro l’epatite C fa davvero miracoli, ma al magistrato torinese, che il mese scorso ha avviato una serie di accertamenti esplorativi, interessa capire come la sanità italiana stia affrontando il problema dell’impatto economico del trattamento terapeutico.

CARO PREZZI E LUNGHE ATTESE

Se all’inizio si parlava di 77 mila euro (l’equivalente degli 84 mila dollari ipotizzati in partenza) oggi si è scesi più o meno a quarantamila. La somma è giustificata, come dice un recente studio coordinato dal Brigham and Women’s Hospital di Boston. Ma resta alta. Soprattutto tenendo conto che sarebbero almeno 50 mila in tutta Italia le persone in attesa del Sofosbuvir.

Le cifre sono però contestate dall’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, che parla di «notizie largamente imprecise». Per il farmaco Sovaldi – sottolinea in una nota – è stato «concluso un accordo negoziale a un prezzo medio di gran lunga più basso di tutta l’Europa. I pazienti attualmente registrati in trattamento con questo farmaco sono oltre 7.000 anche se permangano preoccupanti variabilità regionali».

LA PROTESTA DEI PAZIENTI: “DISTRIBUZIONE TROPPO LENTA”

«Siamo troppi lenti – spiega invece il presidente dell’associazione di pazienti Epa C onlus, Ivan Gardini -; le nostre segnalazioni ci danno 4-5 mila trattamenti in corso, mentre i pazienti con cirrosi sono 20-25 mila. L’obiettivo deve essere trattare tutti i cirrotici entro fine anno, in modo che nessuno muoia più di epatite C».

In procura, a Torino, ci si chiede come faranno le Regioni italiane, e in particolare la Regione Piemonte per ovvie questioni di competenza territoriale, a sostenere l’urto. E ci si interroga anche sui costi decisamente inferiori del farmaco in altri Paesi, come l’Egitto, dove può essere acquistato ad appena 900 euro. Guariniello ha scritto all’Aifa, al Ministero della Salute e alla Regione Piemonte per avere delucidazioni anche sul fatto che gli enti locali siano costretti quasi sempre ad anticipare le somme per le cure, nonostante la legge sul finanziamento alla somministrazione dei farmaci innovativi approvata dal Parlamento lo scorso anno.

PREVISTO LO STANZIAMENTO DI UN MILIARDO DI EURO

Il Ministero della Salute, Beatrice Lorenzin, ha previsto uno stanziamento di un miliardo di euro per il 2015-16 e ha annunciato fin dallo scorso marzo un decreto che individuerà tempi e modi con i quali i soldi verranno ripartiti fra le Regioni. Ma a Torino, secondo i report raccolti a Palazzo di Giustizia, di soldi non ne sono ancora arrivati. Bisogna inoltre capire cosa succederà nei prossimi mesi, perché non è impossibile che si affaccino alla ribalta farmaci di nuova generazione assai meno costosi. Per l’Aifa, però, «non è vero che lo Stato non ha stanziato le risorse né che queste debbano arrivare ai singoli centri prima che il farmaco possa essere prescritto.

La legge parla chiaramente di rimborsabilità e dato che il contratto con la azienda farmaceutica è fatto secondo un accordo per prezzo/volumi tanti più pazienti entrano in trattamento tanto meno lo paghiamo. Chi non sta prescrivendo o dispensando il farmaco nonostante i pazienti rientrino nei criteri identificati dall’Aifa – conclude – dovrà assumersi le responsabilità di una simile scelta».

Così le Regioni boicottano il farmaco contro l’epatite C – PAOLO RUSSO

CODACONS DIFFIDA MINISTERO E REGIONI. SUBITO GRATIS A CHI NE HA DIRITTO

TONon ingoiate il rospoSSOCIAZIONE OFFRE ASSISTENZA A CHI HA ACQUISTATO A PROPRIE SPESE I FARMACI SOVALDI ED OLYSIO E HA DIRITTO AL RIMBORSO

Una diffida al Ministero della salute e alle Regioni affinché i farmaci contro l’epatite C siano forniti gratuitamente a tutti i soggetti bisognosi, è stata presentata nei giorni scorsi dal Codacons, che ha avviato anche una azione per far ottenere il rimborso a chi ha dovuto acquistare i medicinali di tasca propria.
Ne dà notizia l’associazione dei consumatori, commentando l’indagine aperta dal procuratore Raffaele Guariniello.
Questi farmaci rappresentano un grandissimo risultato per la medicina attuale, ma ad oggi – denuncia il Codacons – si pagano a caro prezzo. Il trattamento completo con il Sovaldi costa, ad esempio, circa settantamila euro, mentre il costo al pubblico di un trattamento completo con Olysio (simperevir), ammonta a circa quarantaduemila euro. Per tale motivo, e considerata la loro portata innovativa, questi farmaci sono stati inclusi nella fascia “A PHT”, ovvero tra i farmaci totalmente rimborsabili e a carico del Servizio Sanitario Nazionale. Tuttavia ad oggi – segnala l’associazione – pervengono segnalazioni di pazienti che, pur avendone diritto, non riescono ad accedere a tali cure.
Per tale motivo il Codacons ha inviato una diffida al Ministero della salute e alle Regioni, affinché i farmaci Sovaldi e Olysio vengano subito forniti gratuitamente a tutti i cittadini che ne hanno necessità. Non solo. Chi ha sostenuto spese per l’acquisto dei due medicinali ha diritto al rimborso di quanto pagato.
Sul sito www.codacons.it l’associazione ha pubblicato una pagina attraverso la quale i cittadini che necessitano dei farmaci per la cura dell’epatite C possono non solo diffidare la propria Regione a fornire gratuitamente i medicinali, ma anche chiedere il rimborso delle somme spese per l’acquisto dei due farmaci prima del 5 dicembre 2014.

sabato, 16 maggio 2015 – Comunicato Codacons

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