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Medicines, a quarter of spending "returns" to the state

Sti fa presto a dire spesa farmaceutica. L’impatto dei farmaci sulle finanze pubbliche può essere letto anche da un’altra prospettiva. Tenendo conto per esempio dei “mancati costi” per il Ssn (cost avoidance) generati su più fronti dall’industria farmaceutica. Un “tesoretto” che potrebbe arrivare al 24-30% della spesa pubblica lorda di settore. Come dire che per ogni euro di spesa farmaceutica, quasi 24 centesimi ritornerebbero indietro allo Stato.

I risparmi possono arrivare dalle sperimentazioni cliniche, dal versamento dell’Iva, dagli sconti obbligatori che le aziende sono chiamate ad effettuare e dai risparmi che derivano dall’accesso ai generici e ai biosimilari. La chiave di lettura è suggerita dal rapporto “Un caso di studio sulla valutazione degli impatti generati dalle aziende farmaceutiche in una prospettiva pubblica”, redatto dal Centro studi Crea Sanità dell’Università di Roma Tor Vergata sulla base del case study di Novartis Italia. Il gruppo svizzero è uno dei big della farmaceutica mondiale (43,6 mld di fatturato nel 2014), presente in 140 Paesi, con le sedi italiane di Ciba e Sandoz.

(… continue on Il Sole 24ORE – 09 settembre 2015 – di Rosanna Magnano)

Related news: Roma, 16 settembre: Farmaceutica: un valore per l’Italia, seminario di C.R.E.A.Sanità

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Redazione Fedaiisf

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