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Pfizer slips on the Stock Exchange, that's why

I ricavi annui sono praticamente raddoppiati, attestandosi a 81,3 miliardi di dollari, pari a una crescita del 95% rispetto al 2020. Ma gli investitori se ne aspettavano di più!

Gli investitori non sono stati molto contenti dei risultati economici diffusi dalla farmaceutica Pfizer. Il titolo quotato al Nasdaq ieri ha chiuso in ribasso del 2,84%, e in queste anche in queste ore è caratterizzato dal segno meno (perde lo 0,5%). A ben vedere, però, i numeri diffusi dall’azienda ieri erano tutt’altro che negativi.

Sull’orizzonte temporale del 2021 – escludendo i 44,4 miliardi di dollari generati dai prodotti per Covid-19, cioè il vaccino Comirnaty e la pillola dei cinque giorni Paxlovid – i ricavi annui sono praticamente raddoppiati, attestandosi a 81,3 miliardi di dollari, pari a una crescita del 95% rispetto al 2020.

Ma allora cosa non ha convinto? Forse i “soli” 23,8 miliardi di incassi dell’ultimo quarter dello scorso anno che, se non ci fosse stato l’apporto positivo dei prodotti anti-Covid, non avrebbero segnato +106% ma un 2% in campo negativo? Tant’è che a poco sono servite le stime 2022 che parlano di ricavi compresi tra 98 e 102 miliardi di dollari, di cui ben 54 derivanti dai prodotti anti-Covid, più specificamente 32 miliardi dalle vendite di Comirnaty e 22 miliardi da quelle di Paxlovid.

In altri termini, ci si attendeva di più dalle performance del portafoglio prodotti extra-Covid del colosso farmaceutico americano. A fianco di buoni risultati portati a casa, tra gli altri, dal farmaco per la fibrillazione atriale Eliquis, dal comparto dei biosimilari oncologici che nel 2021 hanno visto il lancio di Ruxiende, Zirabev e Trazimera, dal trattamento per l’amiloidosi Vyndagel e dai prodotti ospedalieri, a deludere le aspettative sono stati i ridotti ricavi delle vendite del vaccino anti-pneumococcico Prevnar, quelli della pillola per la disassuefazione dal fumo Chantix, dell’antinfiammatorio Enbrel e l’antitumorale Sutent.

Prosegue su Fortune Health del 9 febbraio 2022

Quindi ricavi record, ma gli analisti avevano previsto 24,16 miliardi, due spicci, in più di quelli effettivi, e i mercati ora sono “delusi”.

Lunedì 7 febbraio, un giorno prima della presentazione del bilancio, la società farmaceutica ha comunicato ai sindacati la lista degli esuberi del suo stabilimento di Catania: 130 lavoratori a tempo indeterminato, 50 interinali che non saranno rinnovati subito e altri 60 che perderanno il lavoro alla cadenza estiva. Significa che Pfizer manda a casa 240 persone in uno stabilimento da 650 dipendenti circa: producono farmaci a base di penicillina per uso ospedaliero, c’è stato un calo della domanda e quindi via due reparti e tanti saluti a tutti (chi volesse, però, potrà probabilmente trasferirsi ad Ascoli Piceno, dietro casa, dove va in produzione il Paxlovid…). (fonte “Il Fatto Quotidiano”)

 

Note: Albert Bourla Amministratore delegato (AD) – Pfizer – Stati Uniti, Nato: 1962, Greece. All’anno percepisce uno stipendio come CEO e Presidente del CdA: 17.220.647,00 €: Al mese: 1.435.053,92 €: Alla settimana: 331.166,29 €; Al giorno: 66.233,26 €. Il patrimonio netto stimato di Albert Bourla è però di almeno $ 36,7 milioni di dollari al 17 dicembre 2021. Albert Bourla possiede oltre 123.055 unità di azioni Pfizer per un valore di oltre $ 13.231.578 e negli ultimi 8 anni ha venduto azioni PFE per un valore di oltre $ 5.557.386. (fonte Wallmine)

 

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Redazione Fedaiisf

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