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Equivalenti e biosimilari entrano nel focus del dibattito internazionale

Tre farmaci sono entrati nell’elenco delle sostanze inquinanti "emergenti" ritenute pericolose per le acque di superficie e per la salute collettiva. Se ne parla in discussione plenaria all’Europarlamento (dal 1° al 4 luglio) insieme a un altro grande tema sanitario: il rafforzamento del sistema Ue di risposta alle epidemie. Riguardo al primo punto all’ordine del giorno, in base a nuove regole appena concordate informalmente con i ministri europei si stilerà una lista di prodotti da monitorare che comprenderà anche tre sostanze farmaceutiche: il 17-alfa-etinilestradiolo, il 17-beta-estradiolo e il diclofenac. L’obiettivo è quello di valutare se in futuro i due ormoni e il Fans dovranno essere inclusi nella lista prioritaria di sostanze sottoposte a regolare controllo. In particolare, il progetto di legge in discussione riconosce il rischio costituito dai farmaci citati e chiede alla Commissione di sviluppare un approccio strategico per la valutazione dei rischi correlati alla presenza di prodotti farmaceutici nell’ambiente acquatico. L’altro tema sanitario in esame è la capacità di risposta Ue a minacce sanitarie transfrontaliere (per esempio il coronavirus, l’epidemia di Escherichia coli del 2011 o l’epidemia influenzale H1N1 del 2009). In particolare, un disegno di legge che si discute oggi e sarà approvato domani rafforzerà su scala continentale la normativa, già concordata con il Consiglio: ora è previsto sia un sistema d’allarme rapido su scala europea che consentirà di mettere in atto una risposta più veloce e meglio coordinata, sia una norma per facilitare la cooperazione fra Stati membri per comprare i vaccini in gruppo, e quindi a prezzi vantaggiosi, garantendo un accesso più equo all’immunoprofilassi.

8 luglio 2013 – Farmacista33

 

 

 

 

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