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Euroterapia” per sanare la sanità

Il vecchio governo aveva posto paletti, l’attuale accoglie le “sofferenze” delle Regioni, in prima fila la Campania, e distribuisce euroterapie.
Grazie al “patto per la salute” le risorse messe a disposizione dello Stato centrale saliranno da 92,2 miliardi nel 2006 a 97 miliardi nel 2007, comprensive di un fondo di accompagnamento di 1 miliardo per sostenere il risanamento delle Regioni attualmente non in linea con i livelli di spesa concordati.

Nel 2007 la spesa sanitaria complessiva si attesterà a 101,3 miliardi, registrando così sia una diminuzione di 2,4 miliardi rispetto al tendenziale del 2007 (pari a 103,7 miliardi) sia una leggera flessione rispetto al livello previsto nel 2006 (pari a 102 miliardi). Dopo essere cresciuta in media del 7,8% annuo del periodo 2000-2006, la spesa sanitaria viene così sostanzialmente stabilizzata a partire dal 2007.
Insomma la sanità campana ha vinto il superenalotto. Previsti rinnovamenti strutturali in vari ospedali, costruzioni di nuove cattedrali nel deserto per soddisfare le irreali richieste di politici locali, diminuzione di posti letto a cominciare dal Cardarelli, forniture di macchine per radioterapia. Il ministro Turco ha dett “Finalmente si parla di investimenti nella sanità”.

Nell’accordo per il “Patto”, che avrà una durata triennale, è stata data in pasto al sindacato la “promozione delle risorse umane del SSN e partecipazione del personale medico e delle altre professioni sanitarie al governo del sistema”. Brindisi e ritorno a casa dove la realtà è ben diversa.
Nell’agenda dell’assessorato vi sono già da considerare gli sprechi accumulati nelle Asl e nelle Aziende Ospedaliere nei primi sei mesi.
I direttori generali, i famosi apostoli politicizzati “ma i migliori di tutti” hanno già fallito, alle situazioni gravose trovate nelle cassaforti non hanno saputo risparmiare un solo centesimo di euro, né migliorare i servizi di assistenza.
Il ministro Turco aveva avuto anche il coraggio di esprimersi: “E’ questione di dirigenti”.
Poi il dietrofront, consentendo di riempire il paniere degli spreconi ma lasciando aperti quei buchi da dove continuano a cadere centinaia di migliaia di euro.

Lo hanno definito “Patto per la salute”. Ma si può veramente pensare di costituire una “speciale alleanza” per aiutare i cittadini a vivere? Signor ministro, il suo intervento le rende merito. Ma per quelli che lo hanno firmato è il “Patto della vergogna”.
In questa fase molto delicata dell’economia e alla vigilia della presentazione della nuova finanziaria non sono mancate le voci fuori dal coro degli amici, come quella di Visco. “Mi pare che in Campania – ha detto con molta chiarezza il viceministro dell’Economia – ci sia strettamente un problema di strutture e di funzionalità. E’ un problema di organizzazione, di classi dirigenti. Le statistiche dicono che i campani sono quelli che più vanno all’estero per farsi curare. Tutto questo è inaccettabile”.

L’assessore dello sfascio incassa e tira dritto. Irpef, Irap, Benzina ed altro aumentano.
C’è chi paga.

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