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Farmaci. Assogenerici: “Evidenziamo la spesa privata perché pregiudica l’assistenza”

Mentre in Italia Pharmaceutical care è in fase di sperimentazione [vedi sotto], in Inghilterra è un modello organizzativo oggetto di riconoscimenti come il Pharmaceutical care awards che per il 2013 è stato assegnato a un team che ha valutato l’impatto che avrebbe la figura del farmacista prescrittore sulla gestione della pressione arteriosa. Il premio è stato conferito il 14 giugno al termine di un’audizione nel corso della quale sono stati presentati anche altri 5 progetti. I premiati sono membri di un gruppo di lavoro che si occupa della gestione dei medicinali nell’ambito del National health service (Nhs) di Londra: hanno seguito per 6 mesi il lavoro di 7 ambulatori specializzati per l’ipertensione, distribuiti su una vasta area, per esaminare se la modalità di prescrizione indipendente da parte del farmacista siano in grado di gestire in sicurezza e con efficacia l’ipertensione e i fattori di rischio cardiovascolare ad essa associati. Un totale di 336 pazienti sono transitati negli ambulatori nel periodo esaminato: nel 68% la pressione arteriosa non era controllata, perché superava i valori soglia di 140/90mmHg, anche se i pazienti erano stati messi in terapia dal medico di medicina generale. Il 28% aveva già raggiunto i valori pressori ottimali e gli altri non si misuravano la pressione da 9 mesi. Nel corso dell’esperimento sono stati effettuati 146 interventi prescrittivi da parte di farmacisti, tra cui l’inizio e la sospensione di una terapia e la titolazione di un farmaco. Ventotto di questi interventi hanno riguardato i pazienti con ipertensione controllata, che hanno migliorato il trattamento gestendo gli effetti collaterali e altri aspetti del rischio cardiovascolare. I valori pressori sono rientrati sotto la soglia di 150/90mmHg nel 79% dei pazienti, che prima erano fuori controllo e, di questi, il 71% ha raggiunto l’obiettivo di 140/90mmHg. In tutti gli ambulatori il problema era l’aderenza alla terapia e, secondo il team, il miglioramento nel controllo pressorio è il risultato della migliore aderenza. L’istituzione del farmacista prescrittore si è dimostrata una soluzione efficace dal punto di vista clinico ma anche dal punto di vista dei costi, dal momento che una prima visita specialistica potrebbe costare anche 200 sterline, più altre 90 per la successiva visita di controllo, mentre il costo del servizio reso dal farmacista ammonta a circa 70 sterline per ogni paziente che ottiene un buon controllo pressorio.

21 giugno 2013 – Farmacista33

Lazio, con Pharmaceutical care risparmi fino a 450 milioni

Nella Regione Lazio, l’impegno della farmacia di comunità nel miglioramento dell’adesione alle terapie potrebbe portare a risparmiare fino a 450 milioni di euro. Si tratta di una proiezione dei dati relativi al progetto Pharmaceutical care predisposto dai titolari del Lazio, al 2040, presentati ieri mattina in conferenza stampa a Roma nell’ambito

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