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Farmaci generici, medici di famiglia pronti allo sciopero anti-farmacie

Padova. «Siamo pronti all’agitazione per difendere il diritto alla salute dei nostri pazienti contro la prevaricazione e la disinvoltura dei farmacisti». Lo ha affermato questa mattina il segretario generale della Fimmg Veneto Lorenzo Adami in una conferenza stampa tenutasi a Padova.

«Grazie a un sondaggio», spiega il segretario della federazione dei medici di medicina generale del Veneto, che riunisce il 70% dei medici di famiglia della regione, «abbiamo riscontrato all’interno della nostra categoria una forte denuncia della prassi disinvolta e superficiale dei farmacisti che cambiano in continuazione i farmaci generici a danno dei pazienti. Emerge un pericolo di confusione tra i ruoli del medico curante e quello dei farmacisti, un rischio che va a danno della salute dei nostri pazienti, in particolare degli anziani».

Adami, in rappresentanza dei 2.500 medici iscritti alla Fimmg Veneto, ha spiegato un caso concreto a cui gli è capitati di assistere: «Una mia paziente, la signora Anna, 88 anni, a casa ha subito un collasso ed è caduta per terra. Visitandola a domicilio, mi sono accorto che assumeva doppia dose di Enalapril (farmaco che combatte l’ipertensione) a causa della sostituzione del farmaco prescritto da parte del farmacista con un altro generico di colore diverso. Così la paziente prendeva lo stesso farmaco in doppia dose. Questa esperienza sta accadendo a numerosissimi medici». Dal sondaggio effettuato si evince che il 75% dei medici veneti ha avuto casi simili.

Adami ha infine concluso facendo un doppio appello: «Al ministro della Salute Ferruccio Fazio chiediamo di metter fine al selvaggio mercato dei farmaci generici e al vortice di sconti e promozioni in farmacia che alla fine danneggiano il paziente. All’assessore alla Salute Luca Coletto domandiamo che istituisca un tavolo di confronto tra medici e farmacisti per chiarire “chi fa cosa” ed evitare disguidi e sovrapposizioni di competenze».

17/11/2010

 

 

La Segreteria Regionale di Fimmg Veneto  ritiene  necessario, (anche tramite il sondaggio presentato in questo numero della Rivista Quaderni Veneti) rivisitare  la  politica  sindacale con l’ambizione di ricercare  una Via Veneta per la Medicina Generale.

Alcuni passaggi dell’ACN sono interessanti e intendiamo svilupparli ( es: AFT), altri ci sembra opportuno lasciarli cadere per dare più concretezza allo sviluppo di una Residenzialità territoriale intermedia, rafforzando e perfezionando il modello già esistente, interamente affidato ai MMG.

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