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Farmaci generici non piacciono agli italiani

Carlo Rienzi, presidente del Codacons.
Presidente vi siete spesi più di altri a favore dei farmaci generici. Eppure la loro quota di mercato rimane ferma al 17%. Negli Usa, ad esempio, arrivano all’80%.
Eh certo. Abbiamo chiesto all’Aifa di aiutarci ma le lobby delle case farmaceutiche sono troppo forti. Vengono messe periodicamente in giro delle voci circa la non affidabilità dei generici e la gente ci crede.
Invece di chiedere aiuto all’Agenzia italiana per il farmaco si dovrebbe fare leva sui medici di base.
Scherza? Sono i primi a essere sensibili al pressing dell’industria del farmaco. Hanno interesse anche loro a promuovere i farmaci di marca, tanto poi vanno fare i corsi di aggiornamento alle Maldive…
E come ne usciamo?
In tre mosse.
Sentiamo.
Vietando le sponsorizzazioni dei medicinali, chiedendo alle istituzioni di fare una campagna di sensibilizzazione ed eliminando gli informatori scientifici.
Presidente, ma come eliminarli?
Sì, sono una figura che esiste solo in Italia.
Beh in tempi di crisi profonda dire di eliminare una categoria professionale non è un azzardo, quanto meno? Senza contare il loro ruolo profesisonale…
Dovrebbero svolgere al meglio il loro lavoro non farsi sponsor per interesse. E mica possiamo difedere tutti? Si riciclassero, andassero nelle farmacie a consigliare ai pazienti quali farmaci comprare ma non possono pensare di svolgere ancora questo ruolo di ausilio alle lobby.

 

Stefania Divertito – 18 gennaio 2013

 

N.d.R.: Non si capisce se le affermazioni di Rienzi siano dovute ad ignoranza o a deliberata convinzione per quello che dice. Se è ignoranza &eg

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