Bisogna abbandonare la visione a silos vincolata a una logica economicistica miope che guarda al farmaco solo come costo e non come un investimento in salute e nell’efficienza della sanità. La vice presidente Lucia Aleotti interviene sul tema del sostegno all’innovazione farmaceutica in rapporto al sistema sanitario e all’economia del Paese.
27 novembre 2015 – di Redazione Aboutpharma Online
Farmindustria si fa sentire. Sul tema del sostegno all’innovazione farmaceutica interviene oggi la vicepresidente Lucia Aleotti, nel corso del 10° Forum Risk Management in Sanità, in corso ad Arezzo: “Garantire la sostenibilità del Servizio sanitario nazionale, attraverso una moderna governance del sistema.
È questa la sfida ormai alle porte. Oggi bisogna abbandonare la visione a silos vincolata a una logica economicistica miope che guarda al farmaco solo come costo e non come un investimento in salute e nell’efficienza della sanità. Scelta che non è né un azzardo né una scommessa, perché puntare ora sull’innovazione significa investire sul futuro. Moltissimi medicinali, già arrivati o in arrivo, offriranno terapie sempre più efficaci. Cogliere quest’opportunità, permettendo un equo accesso a tutti i cittadini, porterà maggiori benefici di salute ed economici, ad esempio con minori ospedalizzazioni e interventi chirurgici”.
Lucia Aleotti rammenta il ruolo e l’apporto che il comparto industriale farmaceutico garantisce al sistema paese: “Siamo un’eccellenza a livello mondiale. Con 174 fabbriche sul territorio, 63 mila addetti (90% laureati o diplomati), 6 mila ricercatori, 2,5 miliardi di investimenti nel 2014 (1,3 in R&S e 1,2 in produzione), 29 miliardi di euro di produzione, il 72% destinato all’export, il settore rappresenta un vero e proprio patrimonio di innovazione, produzione e occupazione qualificata. Che, in maniera responsabile, continuerà a fare la sua parte per il bene dei pazienti e la sostenibilità del Servizio sanitario nazionale”.
Notizia correlata: Janssen «Abbiamo convinto gli americani a produrre qui»