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Fenix Pharma, una cooperativa farmaceutica nata per volontà di ISF e manager licenziati. Un nuovo modello di azienda farmaceutica

Estate del 2011. La multinazionale americana Warner Chilcott, che solo due anni prima aveva acquisito il ramo farmaceutico di Procter & Gamble, annuncia la dismissione delle attività in Europa. Motivazione: la scadenza del brevetto del loro prodotto di punta, un farmaco per l’osteoporosi. Eppure, già all’atto d’acquisto da Procter & Gamble (2009), si sapeva che quel prodotto sarebbe diventato un generico nel 2011.

Persero il lavoro 550 persone, di cui 160 in Italia.

Cinque manager della Warner Chilcott assorbito lo shock, uniscono le forze e cercano una strada per andare, insieme, oltre la crisi. dalle ceneri di Warner Chilcott risorge un’azienda il cui nome è l’epitome stessa della resilienza: Fenix Pharma. Una struttura cooperativa, un nuovo modello di business per dare una lezione ai giganti. In seguito, ai 5 soci fondatori si uniscono 44 ex dipendenti dei 150 in mobilità. I finanziamenti di Coopfond, il fondo mutualistico di Legacoop e di Cfi, la società per azioni che opera dal 1986 per la promozione delle imprese cooperative di produzione e lavoro, aiutano a sviluppare il progetto.

Oggi Fenix Pharma ha 47 soci, 40 agenti commerciali e 5 dipendenti non soci. Gestisce 28 prodotti, fra integratori e medical devices di proprietà e in concessione e, in 5 anni, ha fatturato 10 milioni di euro. È un’azienda “tradizionale” che si posiziona in un segmento tradizionale, ma con una formula “non tradizionale” anzi, unica nel suo genere, quella di cooperativa SpA.

Salvatore Manfredi, Presidente di Fenix, racconta: “Prima mossa, la scelta di partire tutti con contratti co.co.pro., dal presidente all’informatore scientifico, 1.200 euro. È stata dura, ma il sacrificio condiviso ci ha uniti e ha rafforzato “il senso di comunità”. Siamo cresciuti grazie anche all’aver accolto il sacrificio di ognuno come condizione per costruire un’impresa a misura dei nostri sogni. Seconda mossa, l’aver consolidato la coesione interna. Molti membri dell’azienda erano sparsi sul territorio. Noi volevamo che ci sentissero vicini. Prima erano solo un numero, adesso dovevano diventare soci-lavoratori, cambiare pelle”

“Vogliamo essere un’azienda che dipenda dalle nostre scelte – prosegue Manfredi (a destra nella foto) -, dalla nostra forza e dai nostri valori condivisi, senza rinunciare alla qualità per il profitto. Per questo non produciamo in Cina o in Pakistan, nonostante i vantaggi. Acquisiamo solo prodotti Good Manifacturing Pratcise. (Gmp). I nostri farmaci sono assemblati in Polonia e in parte in Italia. Ma la testa pensante rimane qui, nel nostro quartier generale di Roma, al Laurentino

Fenix Pharma è oggi, nel mercato italiano, la prima società cooperativa farmaceutica che opera nella distribuzione di farmaci equivalenti, dispositivi medici e integratori alimentari”.

 

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Fenix, la coop che ha sconfitto big pharma

 

Redazione Fedaisf

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