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Gela. Un viaggio per corrompere il primario dell’ospedale, medico e “informatore farmaceutico” a processo. Ma sono integratori e i farmaci non c’entrano né c’entrano gli ISF

Un viaggio per corrompere il primario dell’ospedale, medico va a processo: gup ha disposto giudizio

Gela. Avrebbe accettato un viaggio, già pagato, in cambio di presunte prescrizioni di favore. Il gup del tribunale di Catania ha disposto il rinvio a giudizio del medico Nuccio Condorelli, primario del reparto di urologia dell’ospedale “Vittorio Emanuele”.

L’accusa mossa dai pm etnei è di corruzione. Al centro delle indagini, il presunto patto per favorire le prescrizioni di integratori alimentari. I pm, al termine dell’udienza preliminare, hanno chiesto il processo, ritenendo che le accuse siano state confermate.

Pare che parziali ammissioni siano giunte anche dall’informatore farmaceutico che avrebbe proposto la “regalia”. A sua volta è stato sottoposto ad un procedimento penale. Il prossimo novembre il medico affronterà il giudizio.

La difesa, anche in udienza preliminare, ha respinto le contestazioni. “Abbiamo grande fiducia nella giustizia – ha detto l’avvocato Tommaso Tamburino alla nostra testata – e siamo sicuri che riusciremo a provare l’insussistenza del reato contestato”.

E’ ritornato sulle accuse mosse al primario. “La vicenda non riguarda forniture di farmaci ma di integratori alimentari – conclude – riteniamo che non ci sia alcun danno erariale per l’Azienda sanitaria e lo proveremo nelle sedi giudiziarie”.

L’Asp di Caltanissetta si è costituita parte civile e il gup ha accolto le richieste avanzate dal legale Marina La Boria. La competenza è dei giudici catanesi perché il viaggio sarebbe stato prenotato e organizzato attraverso un’agenzia del capoluogo etneo.

N.d.R.: Come sempre poche idee, ma confuse per ciò che riguarda quella strana categoria degli Informatori Scientifici del Farmaco. In questo articolo si parla di Informatore farmaceutico, ma, per ammissione dello stesso giornalista, si tratta di integratori alimentari e non di farmaci. Possibile che nessuno in questo quotidiano si sia chiesto come fa ad esserci un informatore farmaceutico senza farmaci?

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Redazione Fedaisf

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