
Payback: entro un mese il tavolo sul pharma
Botta e risposta imprese-ministero sul payback. “In accordo col Mef, entro 4 settimane insedieremo un tavolo che affronti il problema. Lo abbiamo fatto per quanto riguarda il payback sui dispositivi medici e ora lo faremo per il farmaceutico”. Parola del sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, che a margine dell’incontro di Pisa raccoglie così la richiesta delle imprese.
Gemmato ricorda che il payback “ammonta a più di 3 mld e impatta in maniera importante sui bilanci delle industrie. Oggi potrà vedere, quantomeno dal punto di vista amministrativo e procedurale, un inquadramento da parte del Governo”.
La richiesta delle imprese
“È inutile che parli di payback – aveva detto poco prima ai giornalisti il numero uno di Farmindustria, Marcello Cattani – Una tassa sopra le tasse, e il mio sconforto è assistere a presidenti di Regione che festeggiano quando il Tar respinge il ricorso delle imprese. Voglio vedere che faranno quando le aziende saranno costrette ai licenziamenti”.
“Ma anche l’industria farmaceutica paga un prezzo salatissimo”, aveva detto il presidente di Farmindustria, auspicando il superamento di questo meccanismo e una nuova governance. “Crediamo che questo sia il momento giusto. Il tempo è scaduto e dobbiamo valorizzare quei settori che danno maggior valore aggiunto al Paese e l’industria farmaceutica è il primo. Non c’è Stato americano che crei valore aggiunto superiore per dipendente rispetto all’industria del farmaco italiana”, aveva rivendicato Cattani parlando con i giornalisti dell’ordine esecurivo dell’amministrazione Trump sui prezzi dei farmaci.
Non solo payback, il testo unico per la farmaceutica
A margine dell’incontro di Pisa, Gemmato ha parlato della riforma annunciata per settore: “Un testo unico sulla legislazione farmaceutica, che – ha detto il sottosegretario – si occuperà anche del payback e di tutti gli emendamenti che si sono affastellati negli anni. Tenderemo a consegnare una norma quadro all’interno della quale le aziende possano muoversi agevolmente”.
Nota: Marcello Gemmato, Sottosegretario alla salute a margine del roadshow “Innovazione e Produzione di Valore” promosso da Farmindustria e ospitato presso i Laboratori Guidotti di Pisa.
Farmindustria
Oggi a Pisa, ai Laboratori Guidotti, abbiamo presentato i numeri di una Regione che rappresenta un’eccellenza del nostro settore: la Toscana. Con 11 miliardi di export farmaceutico nel 2024 – il 21% del totale nazionale – è una delle locomotive dell’industria del farmaco in Italia. Un risultato reso possibile da un sistema produttivo e di ricerca fortemente internazionalizzato e radicato nel territorio.
Con 8.000 addetti diretti e oltre 9.000 nell’indotto, 15 stabilimenti produttivi e 13 centri di ricerca, la Toscana è al 3° posto in Italia per occupati in R&S. Un’elevata specializzazione che si traduce in oltre 300 milioni di euro investiti ogni anno in ricerca. Non è un caso che l’export farmaceutico generato nella regione sia un quinto di quello totale made in Italy.
È questo il volto di un’Italia che compete nel mondo grazie alle sue imprese, ai suoi talenti e a una visione industriale di lungo periodo. L’industriafarmaceutica è un settore strategico per la crescita, così come per la sicurezza nazionale che vede un’accesa competizione globale anche nella Salute. Abbiamo le competenze, i talenti e un Servizio Sanitario Nazionale unico al mondo. Ora è il momento di una strategia industriale chiara, moderna e adatta alle sfide globali. Noi ci siamo, pronti a fare la nostra parte.” È quanto ha dichiarato Marcello Cattani, Presidente di Farmindustria, in occasione di una tappa del roadshow di Farmindustria Innovazione e Produzione di Valore. L’industria del farmaco: un patrimonio che l’Italia non può perdere.