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Generici: il gigante indiano Rambaxi tenta di ripristinare la propria credibilità

Licia Casali

Genova – Accusato di aver prescritto troppi farmaci, e troppo costosi, ai suoi anziani pazienti. Dopo trentacinque anni di onorata carriera il dottor Sergio Masi, medico di famiglia con lo studio a Marassi, dovrà rendere conto alla Regione Liguria e alla Asl che lo hanno messo sotto accusa per l’eccessiva spesa farmaceutica: «Mi metteranno sotto torchio perché ho prescritto farmaci giustificati troppo costosi – spiega al Secolo XIX – peccato che siano anche i più recenti e i più efficaci. Inizio a pensare che per la Regione non conti la salute della gente ma solo i soldi»

Indagini che nascono per scoprire truffe o grossi sprechi, che certamente non è il caso del medico di famiglia che non vuole accettare di prescrivere farmaci meno costosi, e secondo lui meno utili, ai propri pazienti: «La Regione sarebbe contenta – sorride – i malati decisamente meno. Eppure in questo modo rischio da una pena pecuniaria proporzionale a quello che loro ritengono il danno subito che può oscillare da qualche migliaio di euro sino a 300mila euro, ben più di quanto non abbia ricevuto dalla Asl in 35 anni di onorata carriera. Rischio anche la sospensione dal lavoro, la mia ragione di vita».

E’ amareggiato il medico, come si capisce bene anche dal cartello nella sala d’attesa del suo studio in cui chiede la solidarietà dei pazienti in occasione della sua audizione: «Tra un anno e mezzo andrò in pensione – conclude – certo non mi aspettavo una medaglia ma nemmeno dei calci nel sedere».

26 giugno 2013 – 

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