Archivio Storico

Generici o di marca? Il rapporto degli italiani coi farmaci

Diminuisce la spesa per farmaci negli Stati Uniti ed è la prima volta negli ultimi 55 anni, da quando cioè si è iniziato a calcolare questo dato. Lo rivela un report dell’Ims Institute of healthcare informatics reso pubblico lo scorso giovedì, che fornisce la cifra relativa alla spesa complessiva: 325,8 miliardi di dollari nel 2012, con un calo dell’1% rispetto all’anno precedente. Superiore la diminuzione della cifra pro capite, scesa del 3,5% a 898 dollari. Secondo Michael Kleinrock, direttore dell’Ims, non si tratta di una sorpresa e, dopo anni in cui la spesa per l’acquisto dei farmaci stava crescendo più lentamente dei costi sanitari complessivi, ci si attendeva che la curva abbozzasse un percorso discendente. Il fenomeno si registra alla vigilia dell’Affordable care act, il provvedimento governativo adottato allo scopo di migliorare l’accesso alle assicurazioni sanitarie, che entrerà in vigore il prossimo anno. La principale ragione del ridimensionamento della spesa sanitaria è stata individuata nella scadenza dei brevetti di alcuni farmaci molto diffusi e alla conseguente disponibilità sul mercato degli equivalenti a prezzi abbattuti. Secondo gli analisti, questo fattore ha contribuito al calo della spesa complessiva per 28,9 miliardi di dollari. L’agenzia di rating Fitch ha stimato in oltre 70 miliardi i minori guadagni che deriveranno dai farmaci di marca nel periodo compreso tra la seconda metà del 2011 e la fine del 2015. Inoltre i ricoveri ospedalieri si sono ridotti e l’influenza stagionale agli inizi del 2012 è stata relativamente leggera, ma anche l’aumento dei costi sanitari e le difficoltà economiche hanno indotto molti americani a risparmiare sulle visite mediche. Questo comportamento può essere controproducente, fa notare Kleinrock, che lo collega a un aumento del 5,8% delle visite ai reparti di emergenza. In generale, il rapporto conferma che la spesa sanitaria negli Usa resta principalmente concentrata su un numero relativamente basso di pazienti, quelli che soffrono di cancro e altre malattie gravi oppure di condizioni croniche.

13 maggio 2013 – Farmacista33

 

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio
Fedaiisf Federazione delle Associazioni Italiane degli Informatori Scientifici del Farmaco e del Parafarmaco