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I pisani bocciano la riforma: “No ai maxi-ambulatori”

Coro di critiche al governo: "Così peggiora tutto"

La riforma propone tra le tante misure la copertura 24 ore su 24 da parte dei medici generici

Pisa, 7 settembre 2012 – Non piace ai pisani la riforma della sanità proposta dal ministro della Salute Renato Balduzzi e varata dal Governo nelle ultime ore. Una riforma che propone, tra le tante misure, anche la copertura 24 ore su 24 da parte dei medici generici, in modo da garantire un più alto livello di tutela della salute tenendo comunque conto – questo è lo spirito della riforma – della necessità di contenere la spesa, sia sanitaria che farmaceutica.

Data la sempre minor affluenza di risorse finanziarie per il servizio sanitario nazionale, la sfida da superare richiede un riassetto delle mansioni del personale medico. Verranno quindi creati nuovi ambulatori in cui accorpare più figure professionali, tra cui anche specialisti ad affiancare i soli medici di base che, attraverso l’assegnazione di turni, sgraveranno il carico sul pronto soccorso.

"E’ impensabile che i nostri medici non facciano più assistenza domiciliare, soprattutto nel caso dei medici pediatri", dice Daniela Fiaschi, fra i cittadini ascoltati da La Nazione per avere un commento a caldo sulla riforma. "Si rischia seriamente di perdere il rapporto creato tra medico e paziente".

Della stessa opinione Andrea Luperi che spiega come "l’unico aspetto positivo del sistema finora adottato è il rapporto che si instaura fra medico paziente, che non può e non deve essere cancellato. Il medico viene ad assumere quasi il ruolo di un parroco, che ti accudisce fin dalla nascita e ti conosce talmente bene da poterti addirittura fornire tutte le risposte con una semplice telefonata. Nonostante questo, la prospettiva di una copertura di 24 ore rima

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