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I problemi rimandati a settembre.

La spesa sanitaria pubblica cresce, ovviamente: più 5,8 per cento tra il 2005 e il 2006. L’anno scorso è arrivata al 6,9 per cento del Pil (Prodotto interno lordo), per un totale di 101,4 miliardi di euro. Questi dati, diffusi dalla Corte dei Conti, non rappresentano una novità bensì una conferma, però adesso le cifre sono ufficiali. Sorprendenti invece sono altri numeri: Lazio, Campania e Sicilia contribuiscono a formare (sempre per il 2006) oltre il 75% del disavanzo nazionale, con “buchi” pari, rispettivamente, a 1.616 milioni, 658 milioni, 909 milioni di euro (in totale 3.183 milioni). Il rapporto della Corte dei Conti è una dura condanna nei confronti degli amministratori passati e presenti: “Soprattutto grave per queste tre Regioni, l’esito gestionale dei tre ultimi anni che vedono il Lazio esposto per oltre 5.018 milioni, la Campania per oltre 3.628 milioni e la Sicilia per 2.231 milioni”. Con queste premesse, saranno guai per i residenti. A Roma, già da settembre, ancor di più verranno tagliate molte prestazioni dei laboratori privati convenzionati. Così si tornerà al pagamento degli esami. Ma non era meglio puntare subito sulla compartecipazione alla spesa? I ticket forse rappresentano una goccia nel mare di debiti, però chi ha spinto per la loro abolizione senza guardare i conti della sanità, ora deve chiedere agli utenti di pagare in altra forma. Bel risultato.
Zapatero non finisce di stupire. Avendo dalla sua una solida maggioranza, si permette frequenti rimpasti di governo. Clamorosa l’ultima nomina: Bernat Soria alla Sanità. Cattedratico di fama, direttore del Centro andaluso di biologia molecolare, Soria è stato tra i primi scienziati favorevoli all’uso sperimentale delle staminali embrionali a fini terapeutici. Grazie al sostegno di due milioni di spagnoli, d’accordo con questo tipo di ricerca, Zapatero non ha esitato a richiamare lo scienziato dall’estero per affidargli la Sanità nazionale. Soria darà impulso agli studi sulle cellule embrionali. In un paese cattolico. Anche l’Italia è cattolica: eppure le nostre scelte sulle questioni etiche sono fortemente condizionate.
Il testamento biologico è una di queste. Basta seguire il dibattito sulle proposte di legge. Ora gli ottimisti dicono che le posizioni tra cattolici e laici siano meno contrapposte. Ce lo auguriamo. Aggiungendo un consiglio per i politici: coinvolgete i medici. In quindicimila hanno risposto (in forma anonima) ad un questionario della Federazione degli Ordini (Fnomceo) su eutanasia e comportamenti avuti con pazienti in fin di vita. Ebbene lo 0,7 per cento ha ammesso di aver praticato l’eutanasia; il 65 per cento si è dichiarato disposto a soddisfare la richiesta di un paziente che non desidera più il sostegno di farmaci e macchine; il 55 per cento seguirebbe questa linea anche se significasse abbreviare la vita. Chi desidera legiferare, ascolti i medici e si fidi della loro esperienza.
Noi non ci fidiamo invece di molti prodotti provenienti da paesi come Cina, India, Filippine. L’ultimo sequestro di dentifrici contraffatti, ha fatto scattare un nuovo allarme. Non è che uno degli episodi che si ripetono con frequenza crescente e preoccupante. Al danno economico (si pensi alle finte borse, orologi, dvd, compact disc, giocattoli…), si unisce il pericolo per la salute, perché arrivano farmaci, cosmetici, alimenti di produzione incerta. Per difenderci, serve maggiore severità degli organi pubblici e, probabilmente, un piano nazionale. E serve il fai-da-te, dalla lettura delle etichette (sperando che non siano taroccate) sulle confezioni, all’acquisto oculat meglio comprare cibi di provenienza italiana (sempre sperare che non siano taroccati). D’accordo, è una prevenzione autarchica, ma visto che la salute è mia, per quanto è possibile, me la gestisco io.
In ogni caso augur

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