Cari colleghi, amici e lettori di questo sito l’anno nuovo è iniziato e con esso le riunioni aziendali proprie dei periodi di ripresa lavorativa. Parlare fra di Noi di quello che accade nello specifico in ogni riunione di lavoro mi pare cosa superflua e conosciuta a più,ma sempre più in tali consessi si afferma e cresce e si consolida quella che definirei una “linea del terrore aziendale”.
Molti colleghi (giovani e non) trovano che quanto accade in tali riunioni o nei rapporti con le aziende siano aspetti quasi “naturali” e propri del nostro settore e del mondo del lavoro. In pochi comprendono fino a fondo invece di quali subdole azioni e filosofie si tratti. Pensando e dando per scontato che villanie,soprusi e atteggiamenti arroganti siano propri di una società senza valori e senza regole si accettano ragionamenti e filosofie tipiche dei negrieri e non di strutture aziendali che si considerano etiche e a misura d’uomo .
La maggior parte poi degli isf tendendo a diminuire al massimo i “problemi” con l’azienda cercano di svolgere “i compitini” richiesti senza farsi eccessive domande ,senza approfondire e senza chiedersi se è possibile fare ed ottenere gli stessi risultati chiesti dalle aziende in maniera diversa da quella proposta. Chi invece è mosso dalla curiosità,dall’amore per se stesso e per il lavoro che effettua tende a cercare di “capire”, a “ragionare” esponendosi perciò alle furie aziendali di capi e capetti che lo vedono come un pericolo ed un “destabilizzatore” del sistema.
Quello che poi lascia veramente trasecolati è quella forma mentis di molti isf che vedono nelle linee e nei comportamenti aziendali ogni possibile bene e che si schierano a spada tratta nel difendere la propria dirigenza che spesso dimostra forte impreparazione,arroganza e violenza fine a se stessa.
In molti non si rendono poi conto che tali aspetti,non sono aspetti irrazionali,ma sono una politica aziendale ben precisa ,mirata al raggiungimento di obiettivi sempre più ambiziosi con il minor esborso economico possibile e con il massimo sfruttamento del lavoratore. Le varie richieste di 1 medico in più al giorno,di medie lavorative impossibili che non tengono in conto di fattori reali e tangibili,quali leggi nazionali,regolamentazioni regionali,limitazioni proprie dei medici,tempi di spostamento per raggiungere la zona ove lavorare ed il rientro presso la propria sede abitativa e di lavoro,hanno il solo scopo di aumentare i profitti aziendali e le prebende dei dirigenti che li propongono e che impongono tali direttive sottoponendo l’isf ad uno stress psico fisico che ne indebolisce la forza e la capacità di reazione.
Senza voler per forza demonizzare tutte le aziende ed alcuni dirigenti veramente “illuminati” comunque negli ultimi periodi quel rapporto simil idilliaco fra isf ed aziende è morto. Le aziende tentano con tutti i metodi leciti ed illeciti (anche aiutate da talune OOSS) di alleggerirsi di personale e quando le strade intraprese vengono “combattute” decidono allora di attuare un mobbing “strategico” allargato a tutti per scuotere l’albero e far cadere le pere mature. Insomma da una parte ci allisciano il pelo e dall’altro alla prima occasione ci prendono a calci nel sedere e ci buttano sul lastrico.
Nessuna guerra per carità,gli isf non sono disposti a farle e viverle,ma almeno qualche reazione seria la vogliamo dare ? Prima che il nostro CCNL di settore venga completamente smantellato privandoci di molte tutele ci vogliamo svegliare e vogliamo fare val
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