Archivio Storico

Il Pharma italiano cambia pelle: ecco nomi e profili di chi dovrà portare il farmaco nel nuovo mondo

A Chicago uno ‘speed dating’ per favorire incontri fra imprese

Le fusioni, le acquisizioni e gli accordi di licenza in campo farmaceutico risultano nel 2012 ai minimi storici da 6 anni a questa parte, con un valore pari a 90 miliardi di dollari secondo i dati Deloitte citati da Biopharma Dealmakers.

Ma il 2013 dovrebbe rivelarsi un anno ‘eccezionale’ in questo senso, se non in termini di valore, almeno di numero. Lo dimostra anche un incontro ribattezzato come una sorta di ‘speed dating’ fra imprese del comparto, organizzato questa settimana a Chicago dalla Biotechnology Industry Organization (Bio) per favorire gli incontri fra aziende e lo ‘shopping’ reciproco.

Il flusso di ‘affari’ viene facilitato dall’accettazione da parte delle grandi aziende del fatto che la ricerca può essere esternalizzata. "Imprese che prima giuravano sul fatto che la ricerca interna fosse la migliore scelta possibile, oggi dicono esplicitamente che hanno bisogno di un aiuto estero", fa notare Jeff Stewart, direttore Corporate development di Campbell Alliance che evidenzia: "Come risultato, giganti che avrebbero storto il naso di fronte all’opzione di esternalizzare la fase I fino a pochi anni fa, ora sono impegnato in accordi di questo genere".

Barbara Di Chiara – 30 aprile 2013 – PharmaKronos

 

 

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio
Fedaiisf Federazione delle Associazioni Italiane degli Informatori Scientifici del Farmaco e del Parafarmaco