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ISTAT Commercio estero. L’esportazione di prodotti farmaceutici ancora in crescita: +18,5% a ottobre 2025

A ottobre 2025 si stima una flessione congiunturale delle esportazioni (-3,0%) e un aumento modesto delle importazioni (+0,3%). La diminuzione su base mensile dell’export riguarda entrambe le aree, Ue (-2,8%) ed extra Ue (-3,2%).

Nel trimestre agosto-ottobre 2025, rispetto al precedente, sia l’export (+0,2%) sia l’import (+0,3%) registrano incrementi modesti.

A ottobre 2025 l’export cresce su base annua del 2,3% in termini monetari e dello 0,5% in volume. La crescita tendenziale dell’export è molto più sostenuta per i mercati extra Ue (+4,1%) rispetto a quelli Ue (+0,5%). L’import registra un incremento tendenziale in valore del 3,4%, che coinvolge in misura più marcata l’area extra Ue (+4,2%) rispetto a quella Ue (+2,7%); in volume, le importazioni crescono del 4,4%.

Tra i settori che più contribuiscono alla crescita tendenziale dell’export si segnalano articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+18,5%) e metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+13,7%). Si riducono su base annua le esportazioni di articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi, strumenti medici e altri prodotti non classificati altrove (n.c.a) (-16,1%) e autoveicoli (-7,3%).

Su base annua, i paesi che forniscono i contributi maggiori alla crescita dell’export nazionale sono Svizzera (+34,9%), Stati Uniti (+9,7%), paesi OPEC (+15,8%), Spagna (+7,3%) e Francia (+3,7%). All’opposto, Turchia (-34,8%), Regno Unito (-10,8%) e Paesi Bassi (-12,5%) forniscono i contributi negativi più ampi.

Nei primi dieci mesi del 2025, l’export registra una crescita tendenziale del 3,4%, spiegata dalle maggiori vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+33,7%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+7,5%), mezzi di trasporto, esclusi autoveicoli (+12,7%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+4,7%). Pressoché stazionarie le esportazioni di articoli in gomma e materie plastiche (+0,2%) mentre per tutti gli altri settori si rilevano riduzioni: le più ampie per coke e prodotti petroliferi raffinati (-12,3%), autoveicoli (-9,7%) e articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi, strumenti medici e altri prodotti n.c.a. (-8,5%).

Il saldo commerciale a ottobre 2025 è pari a +4.156 milioni di euro (era +4.619 milioni nello stesso mese del 2024). Il deficit energetico (-3.644 milioni) è inferiore rispetto a un anno prima (-4.933 milioni). L’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici scende da +9.552 milioni di ottobre 2024 a +7.801 milioni di ottobre 2025.

Nel mese di ottobre 2025 i prezzi all’importazione diminuiscono dello 0,3% su base mensile e del 2,7% su base annua (da -2,5% di settembre).

Il commento ISTAT

La riduzione congiunturale dell’export, dovuta soprattutto alle minori esportazioni di beni strumentali, è influenzata dalle vendite di mezzi di navigazione marittima, registrate a settembre 2025; al netto di queste, si stima una flessione più contenuta (-1,1%). Su base annua, la crescita dell’export è trainata principalmente dalle maggiori vendite verso l’area extra UE; Svizzera, Stati Uniti e paesi OPEC sono i mercati più dinamici. La sostenuta crescita tendenziale dell’export verso gli Stati Uniti (+9,7%), a ottobre 2025, è concentrata in un numero limitato di settori, tra cui farmaceutica e macchinari, mentre altri comparti quali alimentari, chimica, metalli e autoveicoli sono in flessione.

Nei primi dieci mesi del 2025, la dinamica tendenziale dell’export è positiva (+3,4%). L’avanzo commerciale, pari a +39,6 miliardi di euro, si mantiene sostanzialmente stabile rispetto ai primi dieci mesi del 2024 (+39,8 miliardi). I prezzi all’import registrano un nuovo calo congiunturale e una lieve accentuazione della flessione tendenziale, per effetto in particolare dei ribassi dei prezzi di alcuni prodotti energetici (petrolio greggio e gas naturale).

Testo integrale

Nota:

In base alle elaborazioni allegate a questa statistica flash nel file “Grafici aggiuntivi commercio estero”, risulta che la crescita tendenziale dell’export è spiegata per 2,0 punti percentuali dalle maggiori vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici verso Stati Uniti, Francia, paesi OPEC e Spagna.

L’aumento degli acquisti di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici da Stati Uniti, Cina e Germania spiega per 5,0 punti percentuali la crescita tendenziale dell’import.

 

Redazione Fedaisf

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