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La Baxter licenzia 42 lavoratori. Sindacati divisi: accordo separato

Motivata dai vertici aziendali con l’urgenza, da parte di Baxter, di avere un quadro chiaro dell’organizzazione del lavoro

La Baxter, multinazionale leader nel settore medicale per patologie gravi e croniche, dopo aver aperto una procedura per licenziamento collettivo, espelle 42 lavoratori dall’azienda, grazie ad un accordo separato, rifiutandosi di prolungare il confronto nella fase istituzionale, così come previsto dalla legge.

Questa grave decisione, avvallata dall’ Unione Industriali di Roma e condivisa sorprendentemente dalla Femca Cisl del Lazio, è stata motivata dai vertici aziendali con l’urgenza, da parte di Baxter, di avere un quadro chiaro dell’organizzazione del lavoro e che pertanto il confronto in fase istituzionale sarebbe stato un’inutile perdita di tempo.

La pregiudiziale imposta dalla Direzione Aziendale di evitare a tutti i costi la fase istituzionale del confronto, ha ridotto il tavolo della trattativa ad un mero mercimonio, senza che fossero trattate in maniera esaustiva il futuro di Baxter.

PERCHE’ LA FILCTEM CGIL DI ROMA NON HA FIRMATO

  • Il confronto con Baxter non ha chiarito sufficientemente lo scenario economico e le motivazioni che inducono l’azienda a ricorrere ad una procedura di licenziamenti. L’importante ed onerosa acquisizione di Hillrom, altra importante azienda del settore medicale, presupponeva ben altri effetti sul business.
  • Il confronto in fase istituzionale, ideologicamente osteggiato da Baxter, avrebbe aiutato il tavolo della trattativa a comprendere meglio e a trovare soluzioni alternative proprio per le motivazioni descritte nella procedura, laddove l’azienda afferma che: “Lo scenario nel particolare ambito di riferimento è reso ancora più grave dall’impossibilità di adeguare ai maggiori costi interni la quasi totalità (80%) dei contratti di vendita della Pubblica Amministrazione.”
  • Inoltre, in questa complessa procedura si preannuncia lo spin-off di un’importante linea di Baxter, quella Renale e terapie acute comprensiva della dialisi peritoneale, da sempre importante attività del Gruppo. Tutto ciò, senza che Baxter chiarisse le preoccupazioni su una prossima ed ulteriore caduta dei livelli occupazionali.
  • Le posizioni offerte in outsourcing ad alcuni colleghi, oltre a non essere citate nell’accordo separato, non prevedono nessuna minima clausola di salvaguardia.
  • La proposta economica inserita nell’accordo separato risulta iniqua e non equilibrata per quei colleghi che hanno maggiore anzianità anagrafica e di servizio.
  • Inaccettabile il ricatto di Baxter che, qualora si fosse giunti in fase istituzionale, l’azienda avrebbe ritirato dal tavolo le proposte economiche e di recupero di posizioni in esubero.

In questa singolare trattativa nel settore chimico farmaceutico, la Filctem Cgil di Roma, prende atto con preoccupazione e rammarico della decisione della Femca Cisl di firmare da sola quest’accordo.

La rottura dell’unità sindacale, specialmente su questioni occupazionali che non hanno mai trovato disaccordi nelle nostre categorie e a qualsiasi livello, non fanno che produrre accordi che non garantiscono diritti a tutti i lavoratori.

La Filctem Cgil di Roma, in ogni caso, continuerà a mantenere la massima attenzione alle vicende del Gruppo Baxter e si rende disponibile a tutte le lavoratrici e lavoratori che vorranno richiedere assistenza.

Roma, 9 giugno 2023

Il Segretario Generale FILCTEM CGIL Roma Eva
                       L. Attimonelli


(Comunicato Filctem)

Redazione Fedaisf

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