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Medici di famiglia, revocato lo sciopero: oggi gli studi rimarranno aperti. SNAMI: era già tutto previsto ma occorre andare avanti

Dopo un lungo incontro al ministero della Salute, conclusosi nella tarda serata, è stato revocato lo sciopero nazionale proclamato per la giornata di oggi dalla Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg) e dai pediatri di libera scelta.

Sindacati medici e rappresentanti del governo hanno infatti sottoscritto un accordo con impegni precisi a tutela della figura del medico di famiglia ed a garanzia del rinnovo della convenzione di categoria con il Servizio sanitario nazionale; proprio il mancato rinnovo della convenzione era la ragione alla base della proclamazione dello sciopero. Soddisfatto il ministro della Salute Beatrice Lorenzin che, annunciando in un tweet la revoca della protesta, ha scritto: «prendiamo impegni e li rispettiamo, grazie a tutti per il buon senso. I pazienti prima di tutto».

Nel pomeriggio, prima dell’incontro al ministero, le sigle promotrici dello sciopero (Fimmg, Fimp e Cipe) – e che rappresentano oltre il 70% dei medici di base e pediatri di libera scelta – avevano avvertito che una revoca della protesta sarebbe stata possibile solo a fronte di misure concrete. L’accordo sottoscritto con i rappresentanti del governo ha dunque soddisfatto la richiesta dei medici, come sottolinea il segretario della Fimmg, Giacomo Milillo: «abbiamo apprezzato – ha affermato – l’attenzione del governo ai problemi che abbiamo posto, pur nei limiti degli spazi che leggi e Costituzione rimettono allo stesso governo.

Nel merito – ha chiarito – ci sono state date assicurazioni sul rispetto dell’autonomia professionale del medico di famiglia e dei livelli retributivi. E soprattutto c’è l’impegno del governo a vigilare che vada avanti la trattativa per il rinnovo della convenzione». Importante, secondo Milillo, anche l’impegno a promuovere un tavolo di confronto «per ragionare su possibili miglioramenti».

Oggi, quindi, gli studi dei medici di famiglia e dei pediatri resteranno aperti, anche se potrebbero comunque verificarsi dei disagi localizzati: «gli studi saranno aperti – ha detto Milillo – compatibilmente però con la possibilità di riuscire ad informare tutti i medici sul territorio dell’avvenuta revoca dello sciopero». È «fondamentale – ha concluso il leader sindacale – che dal governo sia venuto un impegno forte a difesa della professionalità e del ruolo dei medici di famiglia».

Lunedì 18 Maggio 2015, 22:42 – Ultimo aggiornamento: 19 Maggio, 00:07 – il Messaggero.it

Il testo dell’intesa

FIMMG: Garantita la non subordinazione, autonomia organizzativa, rispetto livelli retributivi dei medici. Impegno per corretto svolgimento trattativa, altrimenti, previo confronto negoziale, decretazione di urgenza. Revisione su norme relazioni sindacali. Intesa firmata da governo e da regioni: sciopero revocato.

Lettera di Milillo ai medici:

Cari Colleghi,
dopo un lungo confronto in cui abbiamo potuto constatare la concreta volontà del rappresentante della Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti e del Sottosegretario alla salute Vito De Filippo, oltre che del Presidente del comitato di settore Claudio Montaldo, di affrontare i nodi della trattativa così come li abbiamo lungamente prospettati, è stato firmato tra le parti un accordo le cui caratteristiche possiamo così sinteticamente riportare:

– Il Governo e il Comitato di settore si impegnano a vigilare, indipendentemente dal testo dell’atto di indirizzo, che le trattative per il rinnovo dell’ACN confermino e rispettino il profilo giuridico libero professionale dei medici convenzionati, con esplicita esclusione di condizioni di subordinazione;

– Agli stessi viene garantito il mantenimento dell’autonomia organizzativa;

– Il Governo e il Comitato di Settore si sono impegnati a rispettare i contenuti economici dei medici e gli attuali livelli retributivi ed alla ricerca di meccanismi che sviluppino la capacità del lavoro di equipe nel rispetto del rapporto fiduciario.

Il Governo a garanzia di quanto sopra si è impegnato a vigilare sul corretto svolgimento delle trattative e in caso di inerzia, previo confronto negoziale con le organizzazioni sindacali e le regioni, ad applicare la decretazione prevista dalla Balduzzi.

Il Governo altresì si impegna a un tavolo fra le istituzioni (governo e regioni) e le Organizzazioni sindacali per innovare, migliorandoli,  strumenti e procedure per le relazioni sindacali dell’area convenzionale.

A fronte di tutto ciò abbiamo ritenuto, insieme alle altre organizzazioni sindacali, di revocare lo sciopero del 19 maggio. Restano in atto tutte le altre iniziative informative della popolazione predisposte per il corrente mese, nello spirito di coerenza con i temi che abbiamo sviluppato con i cittadini che questo accordo vuole tutelare.

A caldo la valutazione non può non tenere conto della puntuale risposta che si è ottenuta a fronte delle riserve da noi segnalate sul comportamento negoziale ed extranegoziale della Conferenza delle regioni e della Sisac.

Questo ci fa dire che, pur nella consapevolezza che si tratta di un impegno soggetto alla verifica dei fatti, la mobilitazione della categoria ha ottenuto un livello di ascolto ed una corrispondenza rispetto alle richieste che solo  la nostra determinazione e l’unità dimostrata hanno potuto consentire.

In conseguenza di tutto ciò siamo più che mai determinati ad operare con lo stesso spirito, la stessa coerenza e determinazione fino al raggiungimento di un Accordo convenzionale coerente.

Ringraziamo tutti i colleghi che con il loro consenso alle nostre iniziative hanno consentito di ricondizionare in senso positivo il confronto con la parte pubblica, e confidiamo su una costante partecipazione per completare un percorso ora iniziato.

Abbiamo vinto una battaglia, ma non ancora la guerra.

la Federazione Italiana Medici Pediatri REVOCA lo sciopero della pediatria di famiglia.

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Redazione Fedaisf

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