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Tragedia a Nardò. Una ISF muore per aiutare una vicina

I colleghi del Salento ci segnalano la tragedia che ha coinvolto la collega Antonella Antonaci. Riportiamo i fatti come descritto da Lecce Today

Nardò, stende i panni in giardino: uccisa da una scarica elettrica insieme alla vicina

La vicina era intervenuta in soccorso della proprietaria di casa: la scossa le ha folgorate entrambe

E’ una tragedia assurda quella avvenuta questa mattina a Nardò, in provincia di Lecce, dove due donne sono morte a causa di una scarica elettrica. I fatti sono avvenuti poco prima delle dieci in una villetta di via San Giuseppe da Copertino.

Stando a una prima ricostruzione, una delle due donne, la proprietaria dell’abitazione, Anna Cinzia Cataldi, stava stendendo il bucato in giardino quando si è imbattuta in un cavo elettrico scoperto. Improvvisamente, si è verificato un cortocircuito. La vicina di casa, Antonia Antonaci, ISF, è accorsa immediatamente per aiutare la donna, ma la scarica elettrica – forse a causa del pavimento bagnato – le ha folgorate entrambe. Le due donne, di 46 e 51 anni, sarebbero morte sul colpo.

Nell’incidente domestico sono rimaste ferite altre due persone presenti sul posto al momento della tragedia. Si tratta della figlia della proprietaria e del suo vicino. Nonostante le ferite e il panico del momento, la ragazza è riuscita ad allertare i soccorsi. Ha anche tratto in salvo il suo vicino, poiché ha avuto la prontezza di disattivare il contatore elettrico. La studentessa è ancora ricoverata in ospedale ma se la caverà. Le salme delle due vittime, al termine dell’ispezione da parte del medico legale, sono state condotte presso la camera mortuaria del nosocomio del capoluogo salentino, dove resteranno in attesa di ulteriori disposizioni da parte della Procura della Repubblica di Lecce.

Antonella Antonaci ed il marito Antonio De Paola sono nostri colleghi, informatori scientifici del farmaco, lui in mobilità e trapiantato renale.

I colleghi la descrivono come una donna solare, piena di gioia di vivere, un piacere incontrarla e parlarci. Vicina ed attiva verso la nostra associazione, Fedaiisf. Usciva da un periodo difficile dopo il trapianto di rene al marito e la morte della mamma. Lascia, oltre al marito, due figli. La più grandicella, 13 anni, avrebbe dovuto fare la cresima proprio domenica.

Ci uniamo ai colleghi di Lecce nell’inviare ai familiari le nostre commosse condoglianze

Redazione Fedaisf

Promuovere la coesione e l’unione di tutti gli associati per consentire una visione univoca ed omogenea dei problemi professionali inerenti l’attività di informatori scientifici del farmaco.

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