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Novartis contesta l’Italia

Via libera Ue a transazioni fra Gsk e Novartis. Il ministero della Salute italiana ha indicato di voler chiedere un risarcimento totale pari a circa 1,4 miliardi di dollari a Novartis e Roche, e la Regione Lombardia ha inviato una domanda di rimborso per 71 mln di dollari.

30 gennaio 2015 – PharmaKronos

Dopo quanto affermato da Roche ieri, anche Novartis “contesta con forza” le autorità italiane in merito al caso Avastin-Lucentis. “Lucentis e Avastin – è da sempre la replica di Novartis – sono molecole diverse, caratterizzate da profili differenti, e vengono prodotte secondo standard diversi. Lucentis è stato sviluppato e approvato per uso oculare intravitreale nei pazienti affetti da maculopatia”. La dura presa di posizione del colosso renano è stata messa nero su bianco a Basilea, in occasione della presentazione dei risultati finanziari 2014. “Il ministero della Salute italiano – ricorda la compagnia – ha indicato in una lettera di voler chiedere un risarcimento totale pari a circa 1,4 miliardi di dollari a Novartis e Roche, e la Regione Lombardia ha inviato una domanda di rimborso per 71 mln di dollari. Novartis contesta vigorosamente queste richieste”. Novartis conferma l’intenzione di appellarsi al Consiglio di Stato contro il pronunciamento del tribunale amministrativo che ha confermato la maximulta dell’Antitrust da 180 milioni di euro. La società, come Roche, ha già pagato la multa portando però avanti la sua strategia di difesa

Via libera Ue a transazioni fra Gsk e Novartis

GlaxoSmithKline (Gsk) ha ricevuto il via libera da parte della Commissione europea sulla proposta di transazione in tre parti con Novartis annunciata nei mesi scorsi. L’operazione include l’acquisizione del business Vaccini (esclusi gli anti-influenzali) del gigante farmaceutico svizzero da parte del gruppo britannico. Inoltre, l’affare prevede la creazione di una joint venture di Consumer Healthcare e la cessione a Novartis del portfolio Oncologia di Gsk, con tutte le correlate attività di ricerca e sviluppo e i diritti su due nuovi inibitori di Akt. L’approvazione della Commissione Ue è soggetta ad alcune condizioni: Gsk e Novartis hanno accettato di garantirle al completamento della transazione proposta che, indica un comunicato, è previsto entro la fine del 2015.

 

 

Redazione Fedaisf

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