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OMS: dal 2000 la vaccinazione contro il morbillo ha salvato circa 17,1 milioni di vite

Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), dall’inizio di questo secolo il numero dei decessi correlati al morbillo è diminuito del 79%, passando da 546.800 a 114.900 nel 2014. Circa 17,1 milioni di vite sono state salvate dal 2000 grazie ai vaccini: un risultato dovuto in gran parte all’aumento della copertura vaccinale contro questa malattia virale altamente contagiosa. La vaccinazione ha svolto infatti un ruolo chiave nella riduzione della mortalità infantile e nel progresso verso il raggiungimento dell’Obiettivo 4 di Sviluppo del Millennio.

Tuttavia, i dati pubblicati recentemente dai Centers for Disease Control e Prevention (CDC) e dall’OMS mostrano che i progressi compiuti in termini di aumento dell’immunizzazione hanno recentemente subito una stagnazione. Mentre tra il 2000 e il 2010 il tasso di copertura con la prima dose di vaccino contro il morbillo è aumentato a livello globale dal 72% all’85%, negli ultimi quattro anni è rimasto invariato. “Non possiamo permetterci di abbassare la guardia” spiega Jean-Marie Okwo-Bele, direttore del Dipartimento di immunizzazione, vaccini e medicinali biologici dell’OMS. “Se i bambini saltano le vaccinazioni di routine e non sono raggiungibili con le campagne nazionali di immunizzazione, non riusciremo mai a chiudere l’immunization gap“.

Sulla base dei trend attuali e delle incidenze delle coperture vaccinali contro il morbillo, è ormai chiaro che gli obiettivi di eliminazione della malattia fissati dagli Stati membri dell’OMS per l’anno 2015 non saranno raggiunti. Sebbene tutti i paesi prevedano tra le vaccinazioni di routine quella contro il morbillo, solo 122 di essi, vale a dire il 63%, hanno vaccinato con una prima dose almeno il 90% dei bambini; inoltre, solo la metà della popolazione infantile del mondo ha ricevuto la seconda dose raccomandata.

Nel 2014, le campagne di vaccinazione di massa guidate dai Governi con il sostegno delle iniziative internazionali Measles & Rubella Initiative e Gavi, the Vaccine Alliance, hanno raggiunto circa 221 milioni di bambini. Ventinove paesi hanno completato i loro programmi di immunizzazione, contribuendo a ridurre l’incidenza del morbillo; nel complesso, a partire dal 2000, queste campagne hanno consentito a due miliardi di bambini di ricevere una dose supplementare di vaccino contro il morbillo.

“Nonostante il successo in molti Paesi, a livello globale più di 100.000 bambini sono morti a causa del morbillo lo scorso anno. Si tratta di una tragedia che può essere facilmente evitata intensificando la sorveglianza sulla malattia e l’impegno alla vaccinazione” ha detto Robert Linkins (CDC).

I focolai di morbillo, che si verificano quando ci sono lacune nei programmi di vaccinazione, continuano a rappresentare una seria sfida per il raggiungimento degli obiettivi globali.  L’OMS e i suoi partner ricordano che il morbillo è una malattia grave e altamente contagiosa e che è necessario impegnarsi a fondo per mantenere l’attuale livello di controllo. Insieme ai cambiamenti nelle politiche e nelle pratiche nei paesi ad alto debito, è necessario finanziare anche le campagne di vaccinazione e mantenere e rafforzare le attività di sorveglianza.

“Nonostante la riduzione dei decessi dovuti al morbillo, questa malattia continua ad avere un costo terribile in termini di vita per i bambini di tutto il mondo” ha detto il dottor Seth Berkley (Gavi). “Un approccio coordinato centrato su una immunizzazione di routine sempre più ampia è fondamentale per tenere il morbillo sotto controllo e garantire ulteriori riduzioni della mortalità”.

Leggi la notizia sul sito dell’OMS

AIFA – 11/12/2015

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Redazione Fedaisf

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