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Produzione in contro terzi

Comparto “giovane” che conta oggi 6.000 addetti, 1,2 miliardi di fatturato, 850 milioni (71% del totale) di export. Un trend costantemente in crescita, considerato che dal 2005 al 2013 fatturato e occupazione sono aumentati del 120%.

Latina, 21 novembre 2014 – Comunicato Farmindustria

Un’industria di eccellenza. Così è definita l’industria farmaceutica che opera e investe in Italia. E dalla qualità si genera qualità. È quanto accade anche con la produzione “in conto terzi” che affida a imprese esterne l’esecuzione di alcune attività come la produzione e il controllo dei medicinali. Con vantaggi in termini di struttura dei costi e di competitività internazionale sul prodotto finito. E con standard altissimi a livello mondiale, grazie anche a risorse umane qualificate e specializzate.

Comparto “giovane” che conta oggi 6.000 addetti, 1,2 miliardi di fatturato, 850 milioni (71% del totale) di export. Un trend costantemente in crescita, considerato che dal 2005 al 2013 fatturato e occupazione sono aumentati del 120%.

I laureati e diplomati, secondo un’indagine Farmindustria, rappresentano il 67,2% deltotale degli addetti. Nel 2013 le imprese hanno investito in produzione, Ricerca e attività innovative circa 73 milioni di euro (41% in R&S).

La realtà del “conto terzi” è in sviluppo per addetti, fatturato e investimenti, destinati anche a Salute, Sicurezza e Ambiente (11,4 milioni per anno).

Nel Lazio le imprese del farmaco rappresentano un settore importante per il territorio con 14.500 addetti, 6.500 nell’indotto, investimenti di grandi imprese a capitale estero e di piccole e medie imprese a capitale italiano. E il conto terzi gioca un ruolo di primo piano nella Regione, con un fatturato di oltre 400 milioni (85% rivolto all’export) e circa 2.200 addetti.

“Un settore dinamico – afferma Roberto Teruzzi, Presidente del Gruppo Produttori Conto Terzi di Farmindustria – che sta rapidamente cambiando e continuerà a crescere in Italia. Risultati resi possibili da una produzione al passo con i tempi, particolarmente apprezzata all’estero anche grazie alla qualità delle risorse umane e dei prodotti e a un sistema di controllo affidabile e sicuro. Il mercato del contract manufacturing in Europa, secondo uno studio Frost & Sullivan, di 10 miliardi di dollari nel 2011, si svilupperà a ritmi molto rapidi con una proiezione per il 2018 di oltre 21 miliardi”.

“L’Italia può diventare il più importante hub a livello europeo del nostro settore. Per mantenere gli investimenti e attrarne sempre più, è però necessario garantire la stabilità del quadro normativo stabile e migliorare l’efficienza delle procedure.

E il Lazio – conclude Teruzzi – con una lunga storia farmaceutica fortemente hi tech, competenze diffuse e investimenti è e sarà una punta di diamante, grazie alle eccellenze che ha sviluppato, dell’industria farmaceutica del conto terzi”.

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Emilia Romagna. Farmindustria presenta settore Conto Terzi. Sul territorio imprese da 160 milioni di fatturato e 800 addetti

“Trasformare realtà dinamiche e proattive in realtà grandi e affermate – afferma Roberto Teruzzi, Presidente del Gruppo Produttori Conto Terzi di Farmindustria – intercettando una domanda internazionale che cresce. È questo che stanno cercando di fare le industrie che si occupano di produzione in conto terzi”.

(… omissis)

In Emilia Romagna, quarta regione farmaceutica d’Italia, le imprese del farmaco rappresentano un settore importante per il territorio con 3.300 addetti, 6.000 nell’indotto, investimenti di grandi, piccole e medie imprese a capitale italiano fortemente internazionalizzate. E possono contare su un indotto leader a livello mondiale, soprattutto nel settore dei macchinari, con i maggiori produttori italiani di packaging farmaceutico.

20 marzo 2015 – quotidianosanità.it [leggi tutto]

Redazione Fedaisf

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