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Rapporto OsMed 2013: così gli italiani usano i farmaci

AIFA – 14/07/2014

Presentato oggi a Roma il Rapporto OsMed 2013 “L’uso dei farmaci in Italia” realizzato dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA). Il lavoro fotografa lo stato di salute della popolazione, offrendo un quadro molto dettagliato dell’impiego dei farmaci da parte degli Italiani, con un ampio repertorio di dati quantitativi e qualitativi relativi al consumo e alla spesa farmaceutica, all’epidemiologia, all’appropriatezza prescrittiva, all’aderenza alle terapie farmacologiche. Il Rapporto inserisce inoltre l’analisi dell’uso del farmaco nel più ampio contesto dell’organizzazione dell’assistenza farmaceutica, a livello nazionale e regionale, con uno sguardo anche al confronto con i Paesi dell’Unione Europea.

L’uso dei farmaci in Italia – Rapporto OsMed 2013

Numero pagine: 500
Data: Luglio 2014

Il Rapporto su “l’uso dei farmaci in Italia” negli ultimi dodici anni ha rappresentato una delle principali fonti di riferimento per l’informazione e la formazione degli operatori sanitari sull’utilizzazione dei medicinali in Italia. la nuova edizione del 2012 del Rapporto dell’Osservatorio nazionale sull’impiego dei Medicinali (OsMed) introduce importanti novità, ampliando gli obiettivi di descrizione dell’assistenza farmaceutica. tale esigenza deriva dall’evoluzione del mondo farmaceutico, che ha ormai raggiunto livelli di complessità tecnico-scientifica, regolatoria e dell’organizzazione assistenziale tali da essere adeguatamente inquadrabili solo attraverso una visione organica, multidisciplinare e trasversale della materia. l’Agenzia, negli ultimi anni, pur nella complessità dei processi, ha posto particolare attenzione, raggiungendo importanti risultati riconosciuti anche in ambito internazionale, sulla trasparenza dei percorsi valutativi e sul monitoraggio dell’appropriatezza d’uso dei farmaci nella realtà clinica. In questo senso è stata arricchita la sezione dedicata alla descrizione della regolamentazione dell’assistenza farmaceutica, al fine di tentare una sintesi dell’attività dell’AIFA su alcuni snodi rilevanti nella tutela della salute quali l’autorizzazione di un medicinale, la sua rimborsabilità, la sua innovatività, etc., ma anche per rendere chiaro il razionale di alcuni percorsi decisionali/organizzativi ed i loro fondamenti all’interno della cornice normativa. Pertanto, la descrizione dell’uso del farmaco non si completa con il suo inquadramento in termini farmacoepidemiologici e di farmacoutilizzazione, ma si inserisce in un più ampio contesto dell’organizzazione dell’assistenza farmaceutica. In tal senso, il Rapporto parte da una sintetica descrizione dei nuovi farmaci recentemente autorizzati a livello europeo, che si apprestano a diventare disponibili in Italia, per giungere a a presentare un quadro riassuntivo dei dati sulle reazioni avverse ai farmaci nel nostro Paese. In questo iter descrittivo hanno trovato spazio, grazie anche all’apertura dell’Agenzia ai contributi di altri Osservatori esperti in assistenza farmaceutica, diverse analisi sull’appropriatezza d’uso dei medicinali. questo è un tema molto dibattuto negli ultimi anni in Italia, legato all’individuazione di percorsi di cura e scelte terapeutiche efficaci per il singolo paziente ed efficienti in termini di sistema. In tale prospettiva, il nuovo Rapporto OsMed sintetizza un patrimonio di dati provenienti dal SSn che pongono in luce alcune delle principali aree di inappropriatezza, individuando indicatori idonei al loro monitoraggio e fornendo le basi di calcolo per valutare i potenziali benefici economici per il SSn nel caso di una loro modificazione. non ultimi per importanza, soprattutto in presenza di un quadro macroeconomico come quello attuale, sono da considerare i dati sulla spesa farmaceutica nei diversi settori assistenziali. In un momento storico in cui le risorse non sono solo limitate, ma sostanzialmente scarse, produrre informazioni utili al governo dell’assistenza farmaceutica al fine di favorire un’oculata allocazione delle finanze pubbliche rappresenta, oltre che un dovere istituzionale, un presupposto irrinunciabile sulla strada – da percorrere, non sempre agevolmente, per mantenere quegli standard di trattamento delle malattie e di tutela della salute di cui l’Italia è sempre stata riconosciuta leader in Europa.

 

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Redazione Fedaisf

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