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RICERCA AMERICANA A PALERMO

Via libera al nuovo centro finanziato da Regione, Governo e Università di Pittsburgh Una partnership già sperimentata con successo all’Ismett nella stessa città L’apertura fra due anni con l’assunzione di seicento fra ricercatori e impiegati

E’stato firmato l’accordo tra la Fondazione RiMed e l’University of Pittsburgh Medical Center, volto alla creazione di un nuovo Centro per le Biotecnologie e la Ricerca Biomedica. Il Centro, creato dagli stessi partner che già da anni hanno dato vita a Palermo all’Ismett, uno dei più prestigiosi istituti europei di trapianti e terapie, sarà inaugurato verso la fine del 2010 e renderà p o s s i b i l e l a creazione di 600 posti fra ricercatori e personale amministrativo. La RiMed è una fondazione che coinvolge la presidenza del Consiglio dei Ministri, quella della Regione Sicilia, il Cnr e l’Upmc, uno dei più importanti sistemi sanitari no profit degli Stati Uniti che si avvale di venti ospedali integrati, quattrocento studi medici e ha un fatturato di oltre sette miliardi di dollari. L’Upmc, che ha 50mila dipendenti, sviluppa progetti di livello internazionale in settori come la trapiantologia, l’oncologia e la neurochirurgia. Ha recentemente concluso anche un accordo con GE Healthcare per la costruzione di centri oncologici in Europa e Medioriente. «Il ruolo di Upmc – spiega Laura Raimondo, vicepresidente di Upmc International Services Division e amministratore delegato della filiazione italiana – è di fornire il know-how maturato con una ricca serie di programmi di ricerca. Assisterà la Fondazione nella fase di progettazione e costruzione del centro per occuparsi successivamente dello start-up del Centro stesso e della sua gestione scientifica e amministrativa». L’Upmc garantirà supporto e assistenza nel coordinamento e nello sviluppo dei progetti di ricerca, mettendo a disposizione dei ricercatori la propria rete e la propria organizzazione internazionale. L’istituzione americana negli ultimi cinque anni ha ottenuto 124 brevetti, creato 41 spin-off e ha ottenuto finanziamenti per oltre 600 milioni dal National Institute of Health. Metterà anche a disposizione la propria esperienza in modo da assicurare protezione della proprietà intellettuale e commercializzazione dei risultati. La collaborazione tra le istituzioni siciliane e l’Università di Pittsburg inizia negli anni ’90, con la costruzione dell’Istituto del Mediterraneo per i Trapianti e le Terapie (Ismett). I successi conseguiti da questa struttura hanno dato vita all’idea di sviluppare attività di ricerca propedeutiche al trapianto o addirittura sostitutive dello stesso. Con lo scopo di affinare queste tecniche e proseguirne lo studio è nata RiMed, ed ora l’ulteriore evoluzione della sinergia porta all’apertura del nuovo Centro, che favorirà il rientro di ricercatori italiani che attualmente lavorano all’estero con strutture ed attrezzature all’avanguardia. Per attrarre i ricercatori italiani, la Fondazione fornirà la possibilità di svolgere le loro ricerche con gli stessi strumenti e organizzazione di cui dispongono all’estero. Spiega il presidente di RiMed, Paolo Pucci di Benisichi: «Portiamo avanti tre compiti: la divulgazione del sapere scientifico, la formazione di ricercatori e tecnici assistenti, ed infine la coraggiosa sfida di creare una grande struttura per la ricerca». Una volta stabiliti compiti e responsabilità delle parti, si è passati alla scelta del luogo: la cittadina di Carini, in provincia di Paleremo, si è rivelata una location idonea. Verrà utilizzata la parte residua dello stanziamento previsto già dalla Finanziaria 2007 di 260 milioni di euro, di cui ad oggi ne sono stati erogati 35. Le aree di azione individuate per il Centro saranno lo studio di nuovi farmaci e vaccini, dispositivi biomedicali, medi

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