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Roche di Monza in crisi. Tagliati150 posti di lavoro

E’ un annuncio choc quello rilasciato dalla multinazionale farmaceutica, sarebbero infatti 6.200 gli esuberi di personale nel mondo. Nella sede di Monza rimangono preoccupati i 1000 dipendenti

Monza, 24 novembre 2010 – Centocinquanto posti in meno alla Roche di Monza. È questa la conseguenza territoriale del piano da 6.200 esuberi che la multinazionale farmaceutica ha annunciato a livello mondiale. «Roche vuole effettuare 150 tagli in Italia. Siccome non sono previsti interventi sul sito di Segrate, questi esuberi riguarderanno solo Monza dove attualmente lavorano 1.260 persone», spiega Maurizio Paltan della Filcem-Cgil.

"Non siamo ancora entrati nel dettaglio, ma la maggior parte dei tagli, intorno al 70%, riguarderà gli informatori scientifici che dipendono sì da Monza, ma sono sparsi in tutta Italia. Ma diversi esuberi interesseranno anche gli impiegati del sito monzese", aggiunge Paltan.

Nelle scorse settimane era saltata l’operazione (i lavoratori si erano opposti) che doveva portare alla vendita di un ramo d’azienda (con il contestuale trasferimento di 75 informatori scientifici e addetti al marketing su alcuni prodotti «maturi») alla multinazionale Quintiles la cui sede italiana è a Cassina de’ Pecchi. "Respingiamo il piano e i tagli e nei prossimi giorni decideremo quali iniziative di lotta mettere in campo", dice Platan.

Un’operazione necessaria «davanti alle crescenti pressioni sui costi e agli ostacoli per l’approvazione di nuovi farmaci e la definizione dei prezzi», spiega una nota della Roche che conferma i 150 esuberi: "Roche gestirà questo delicato e difficile momento in modo socialmente responsabile".

Fabio Lombardi 

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