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Roche, Novartis e Lonza tra acquisizioni negli USA e utili in calo

Roche

 L’azienda farmaceutica Roche ha lanciato un’offerta pubblica di acquisto per la società statunitense Illumina, attiva nel settore delle bio-technologie, con sede a San Diego in California. L’offerta di Roche è di quelle corpose, infatti è disposta a spendere 5,7 miliardi di dollari per l’acquisto dell’azienda allo scopo di rafforzare la propria posizione nel settore della diagnostica. Illumina ha finora resistito alle offerte di Roche, ma questa insiste ed è persino disposta a trasferire la sede di Roche Applied Science a San Diego dall’attuale Penzberg in Germania, facendola confluire in Illumina. Le attività operative a Penzberg continueranno in ogni caso, con l’intento di rafforzare Roche Diagnostics nel settore del microarray dei genotipi, un settore che nel campo della genetica / genomica è in forte crescita.

 “L’opzione da noi preferita è quella di trovare un accordo congiunto di acquisto con Illumina”, così il CEO di Roche Severin Schwan, citato nel comunicato. Roche è inoltre disposta ” a discutere la possibilità con Illumina di aumentare il valore delle nostre attività congiunte in un dialogo costruttivo”.

 Novartis

 I profitti di Novartis per il 2011 sono nettamente diminuiti, nonostante un aumento del fatturato rispetto al 2010. Si è fatta sentire la pressione sui prezzi e allo stesso tempo alcune battute d’arresto su nuovi medicamenti hanno diminuito le prospettive di aumento dei profitti. La Novartis si trova in una fase difficile, diversi medicamenti importanti hanno perso la protezione del brevetto, mentre alcuni nuovi prodotti non hanno dato i risultati sperati. Mentre il fatturato è cresciuto del 16%, raggiungendo i 58.57 miliardi di dollari, il profitto è sceso del 7%, rimanendo comunque al di sopra della soglia dei 9 miliardi di dollari. Ciò dovrebbe permettere un lieve aumento del dividendo a 2.25 franchi. Risultati che comunque sono al di sopra di quanto gli analisti avevano previsto un anno fa. La Borsa ha però reagito male, facendo perdere il 2% alle azioni di Novartis che hanno un peso importante nel calcolo dell’indice di borsa SMI.

 Per il 2012 si prevede comunque una conferma del fatturato, mentre il margine di profitto dovrebbe ulteriormente abbassarsi, seppur lievemente, rispetto al 2011. Se da un lato i prodotti introdotti dal 2007 in poi dovrebbero garantire forti utili, dall’altro lato il rendimento di altri prodotti tradizionali subiranno la forte concorrenza dei generici. A ciò si aggiungono l’abbassamento dei prezzi e l’incremento delle spese di investimento nel marketing e nella vendita.

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