L’Agenzia italiana del farmaco gli aveva revocato la licenza di produzione, ma i titolari della società continuavano la produzione. E a quelli scaduti, cambiavano l’etichetta per rivenderli come fossero appena prodotti. Denunciate cinque persone. Il valore del complesso industriale sequestrato, dei farmaci e dei prodotti utili alla fabbricazione dei medicinali non è inferiore a 5 milioni di euro
Sigilli ad una ditta farmaceutica di Ronco Scrivia, la Ecobi Farmaceutici. Nonostante l’Agenzia italiana del farmaco avesse revocato la licenza di produzione, i titolari della società continuavano a produrre medicinali. E a quelli scaduti, cambiavano l’etichetta per rivenderli come fossero appena prodotti.
L’AIFA, l’agenzia del farmaco, ha disposto il ritiro immediato delle confezioni sia in Italia che all’estero. Le verifiche hanno accertato "insufficienza di idoneo personale tecnico" e svelato la truffa per "rinverdire" la data di scadenza dei prodotti.
I carabinieri del Nucleo antisofisticazione hanno sequestrato nel deposito dell’azienda 97.000 confezioni ed un ingente quantitativo di farmaci scaduti, oltre a due tonnellate di principi attivi.
Il valore del complesso industriale sequestrato, dei farmaci e dei prodotti utili alla fabbricazione dei medicinali non è inferiore a cinque milioni di euro. Denunciate cinque persone tra legali rappresentanti e personale dipendente della ditta per "produzione e commercializzazione di medicinali guasti e imperfetti".
Nell’azienda di Ronco, presente sul mercato da decenni, lavoravano non meno di venti dipendenti.
Giovedì 15 marzo 2012