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A scuola dalla Simg per gestire i nuovi farmaci

«Le aziende farmaceutiche per molti anni hanno rifiutato il principio che l’informazione medico-scientifica dovesse essere destinata a tutti i medici di famiglia, indipendentemente dal Piano terapeutico.  Mi auguro che adesso collaborino con noi piuttosto che farsi da sole paladine dell’informazione medico-scientifica».

DOMENICA 16 NOVEMBRE 2014 – healthesk

Dal prossimo dicembre i medici di famiglia andranno a scuola per imparare a gestire i farmaci più innovativi che sono già o che stanno arrivando sul mercato. Non tutti, però: per ora saranno 2 mila, selezionati tra quelli che hanno aderito al progetto dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, che permetterà loro di prescrivere i medicinali sottoposti a Piano terapeutico, finora prescrivibili solo dai medici specialisti.

«Da molti anni – sottolinea Claudio Cricelli, presidente della Simg, la Società italiana di medicina generale – i farmaci innovativi sottoposti al Piano terapeutico non sono oggetto di informazione scientifica rivolta ai medici di Medicina generale. Ma questa situazione è destinata a cambiare radicalmente».

Cricelli ricorda che la Società scientifica ha «sostenuto con forza» il progetto dell’Aifa e ora «vogliamo offrire opportunità formative ai medici di famiglia». Per questo ha deciso di creare, all’interno dell’Alta scuola della Simg, la prima Scuola di alta formazione del farmaco. «Le aziende farmaceutiche – sostiene Cricelli – per molti anni hanno rifiutato il principio che l’informazione medico-scientifica dovesse essere destinata a tutti i medici di famiglia, indipendentemente dal Piano terapeutico. Mi auguro che adesso collaborino con noi piuttosto che farsi da sole paladine dell’informazione medico-scientifica». Il presidente della Simg spiega che la Scuola fornirà «direttamente» la formazione ai propri professionisti e non si limiterà al contenuto del foglietto illustrativo, ma insegnerà la gestione del farmaco all’interno della complessità del processo di cura. Il progetto dell’Aifa «è il riconoscimento della grande capacità della Medicina generale di gestire con appropriatezza ogni farmaco. La scuola rappresenta uno strumento indispensabile di formazione manageriale dei camici bianchi. Per troppi anni, anche se privi di conoscenze sui nuovi farmaci e sui relativi effetti collaterali, abbiamo preso in carico pazienti a cui questi medicinali venivano prescritti dagli specialisti. E non ci siamo sottratti alle nostre responsabilità. La Simg – conclude Cricelli -ha cercato di sopperire a questi problemi, garantendo in ogni caso una formazione ai medici di famiglia».

Redazione Fedaisf

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