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TROVATA UNA PROTEINA BERSAGLIO PER LA LEUCEMIA

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 – Roma, 02 gen. – Secondo quanto riferito sulla rivista Nature, gli scienziati hanno scoperto infatti il segreto dell’immortalita’ delle cellule staminali del cancro, ovvero di quelle poche cellule che sono radice e serbatoio infinito del tumore, rendendolo spesso inguaribile: si tratta di ‘p21’, una proteina ‘pit stop’ del ciclo cellulare. P21, cioe’, blocca temporaneamente la proliferazione delle staminali del cancro e da’ loro il tempo di riparare il proprio Dna prima di ‘ripartire’, ovvero prima di ricominciare a ‘sfornare’ altre cellule tumorali.La scoperta si deve al team di Pier Giuseppe Pelicci, Direttore Scientifico del Dipartimento di Oncologia Sperimentale dell’Istituto Europeo di Oncologia, in collaborazione con le Universita’ di Milano, e Perugia ed e’ stata possibile grazie ai finanziamenti dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC), del Ministero della Salute, di Cariplo e della Comunita’ Europea. Colpendo p21 nelle staminali delle leucemie, l’equipe di Pelicci e’ infatti riuscita a togliere loro l’immortalita’: senza p21 le staminali hanno cominciato ad accumulare danni al genoma e quindi a morire, e con loro anche l’intero tumore. Negli ultimi decenni l’oncologia ha fatto passi da giganti trovando farmaci risolutivi per molti tumori: ma per molte neoplasie questi farmaci non bastano, il tumore torna, spesso piu’ feroce di prima. In seguito si e’ compreso che cio’ dipende dal fatto che dietro milioni di cellule tumorali che le terapie spesso riescono ad uccidere, c’e’, ben nascosto, un manipolo di cellule staminali capostipiti del male. Queste staminali, numericamente esigue rispetto alla massa tumorale, sono il serbatoio del cancro, producono all’infinito altre cellule malate. Le staminali del cancro non rispondono ai farmaci oncologici oggi in uso. Infatti questi farmaci sono attivi solo contro cellule in rapida riproduzione come quelle del tumore, invece le staminali del cancro sono piu’ ‘furbe’, si riproducono lentamente e sfuggono alle cure.Adesso pero’ con la scoperta italiana il cerchio si chiude; il gruppo di Pelicci si e’ accorto che la lentezza con cui le staminali del cancro si riproducono e’ la loro salvezza anche per un altro motivo: garantisce loro piu’ tempo per ‘fare la revisione’ e ripartire in quarta alimentando nuovamente il tumore. La proteina p21 in pratica fa fare loro il pit stop durante il quale le staminali riparano il proprio Dna. Senza il pit stop le staminali pian piano accumulerebbero danni genetici, invecchierebbero e morirebbero come tutte le cellule. (Sn)

Fonte: http://www.sanitanews.it/articolo.php?id=4190

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