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Truffe alla Sanità.

Roma (Antonio Di Filippo) – La Finanziaria all’esame della Camera dei deputati, nella parte che riguarda la sanità pubblica, detta indicazioni per un miglior impiego delle risorse a disposizione e mette in guardia chi abbia ancora intenzione di “confezionare” truffe ai danni dello Stato. Dei cittadini contribuenti. Novità anche sui farmaci di primaria importanza per i malati e voci che riguardano l’oncologia, soprattutto nel verso di ridurre il divario esistente tra il Nord e il Sud del Paese.
Il Servizio sanitario nazionale potrà contare su un finanziamento triennale a carico dello Stato pari a 96.040 miliardi di euro per il 2007, 99.082 miliardi per il 2008 e 102.285 per il 2009. A queste somme si aggiungono ulteriori 1.000 milioni di euro per il 2007, 850 milioni per il 2008 e 700 milioni per il 2009, che vanno a costituire un fondo transitorio riservato alle Regioni che abbiano registrato un rilevante disavanzo e che abbiano sottoscritto uno specifico accordo con i ministeri della Salute e dell’Economia per il controllo della spesa. Per il 2007 le Regioni interessate saranno il Lazio, la Campania, l’Abruzzo, il Molise, la Sicilia, la Liguria e la Sardegna.
Il Governo ha deciso di combattere la malasanità prevedendo nel documento economico-finanziario che i farmacisti e gli altri operatori che abbiano commesso truffe ai danni del Ssn siano espulsi dal sistema attraverso il ritiro della licenza per la farmacia per i primi e la risoluzione del rapporto di lavoro con il Servizio sanitario nazionale per i secondi.
Una maggiore responsabilizzazione anche per i cittadini per evitare sprechi nella spesa sanitaria: gli assistiti dovranno pagare l’intero costo della prestazione in caso di mancato ritiro dei risultati di visite o esami diagnostici.
Sul fronte dei medicinali il prezzo dei farmaci di automedicazione e di quelli in classe C non soggetti a prescrizione medica viene mantenuto al livello dei prezzi 2006 per tutto l’anno 2007. I farmaci in classe C soggetti a prescrizione medica potranno invece subire incrementi di prezzo solo nei limiti dell’indice Istat sul costo della vita.
Si tenta anche di ridurre il divario esistente tra le strutture sanitarie del Nord e quelle del Mezzogiorno. Stanziati 3 miliardi di euro per incrementare il fondo del programma straordinario di investimenti in edilizia sanitaria, individuando precise priorità di intervento e in particolare: incremento delle unità di radiodiagnostica e radioterapia nel Sud Italia; innovazione tecnologica delle strutture del Ssn; superamento del divario strutturale tra Nord e Sud del Paese; sviluppo dei servizi informatici di Asl e Ospedali; ammodernamento delle strutture pubbliche di odontoiatria.
 Da ” iFatti.com”

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