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Bitonto. Il pediatra da 4mila euro al mese arrotondava rivendendo i campioni gratuiti dei farmaci ricevuti dagli ISF

Lo specialista, convenzionato con la Asl, rivendeva ai genitori i farmaci ottenuti dagli informatori scientifici: è stato denunciato per esercizio abusivo della professione di farmacista

di MARA CHIARELLI – 14 maggio 2015 – R.it Bari

Visitava i bambini e poi vendeva ai genitori i farmaci per curarli. Doppia professione per un pediatra convenzionato con la Asl, che nel suo studio di Terlizzi faceva anche commercio di campioni gratuiti di farmaci. Uno stratagemma durato molti anni e scoperto dai finanzieri di Molfetta, che lo hanno denunciato per esercizio abusivo della professione di farmacista. Lui ha 59 anni, è di Bitonto e per molto tempo ha approfittato della buona fede di chi gli affidava i propri bambini, arrotondando così il suo stipendio mensile di 4mila euro.

In buona parte dei casi si trattava di persone in precarie condizioni economiche, alle quali prospettava la possibilità di risparmiare sull’acquisto dei medicinali. I finanzieri hanno invece scoperto, esaminando alcune confezioni consegnate da genitori, che si trattava di campioni non destinati alla vendita, ricevuti dagli informatori scientifici e ai quali era stato staccato il bollino con la dicitura. Stipati in un grosso sacco e forse anche malconservati, erano di vario tipo: si andava dall’antinfiammatorio al prodotto omeopatico, fino al kit per curare le allergie.

Gli investigatori, informati da una mamma che si era insospettita andando in farmacia, hanno accertato che i farmaci da lui venduti costavano sempre 2 o 3 euro di più. Anche quando il pediatra consigliava l’acquisto, sostenendo che in negozio costasse il doppio, si è scoperto che la differenza era solo di decine di centesimi. Durante le indagini sono state ascoltate come informate sui fatti numerose coppie: sette di queste hanno confermato la vendita, protratta negli anni in cui l’uomo aveva tenuto in cura i loro figli. Durante gli accertamenti, mentre la voce circolava per il paese, il pediatra ha cercato di allontanare i sospetti da sé, cercando di convincere un genitore a negare la vendita.

Redazione Fedaisf

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